L’incontro nel ritiro del Real

Questa volta non era certo che si sarebbero incontrati, all’Olypiastadion di Berlino invece era sicuro, erano in lista. Comunque mercoledì mattina Zidane e Materazzi si sono rivisti dopo quella testata che non è stata solo una testata e l’autorevole quotidiano spagnolo Marca assicura che tra i due sia scoppiata la pace, sancita da un abbraccio al momento del commiato. Dunque le cose sarebbero andate così: Materazzi va al Melià a salutare Mourinho in attesa della sfida Champions contro il Milan. Zidane è lì perché adesso fa da tramite tra il presidente del Madrid, Florentino Perez, e la squadra. I due si incrociano casualmente e dopo un primo imbarazzo ecco che si avvicinano e iniziano a parlare fitto fitto, poi un saluto talmente cordiale da essere interpretato come un abbraccio, di più, una pace vera.
Quasi un miracolo perché quella testata era stata il volano di chiacchiere, rivelazioni, concezioni diverse sul sistema nervoso, non solo squallide diatribe fra innocentisti e colpevolisti, anche perché non si è mai capito veramente chi fosse l’eventuale colpevole o l’innocente. Una testata vista da destra e da sinistra, dagli americani e dai colombiani, Ingrid Betancourt si era schierata col magrebino: «Al suo posto avrei fatto la stessa cosa, ho adorato quella testata». Ostaggio delle Farc, era stata liberata da poche ore dopo sei anni di detenzione nella giungla! A Nuova Delhi l’artista Dilip Pal ha realizzato una scultura dedicata al dio Durga ispirandosi a Zidane che prende a testate il demone Asura. Un cinese ha tentato di farne una griffe stilizzando i due giocatori, videogiochi, vignette, Coup de boule entra nella hit francese e in piena estate va in cima alle vendite discografiche. Il 23 settembre, tre mesi dopo circa, l’arbitro di un torneo giovanile ha preso a zuccate l’allenatore del Verdun, una zidanette l’avevano ribatezzata i quotidiani francesi. In Italia è la zidanata.
Cosa avrà detto Materazzi a Zidane per scatenargli una reazione così plateale è stato per anni, e forse continua ad esserlo, il labiale più scandagliato e mai tradotto, niente. Forse frasi irripetibili sulla madre o sulla sorella accusata di essere una terrorista. Smentite, altre smentite. Ad un certo punto Materazzi, stanco di lasciare nel dubbio milioni, forse miliardi di guardoni, ha deciso di vergare un libro e recapitargli la sua verità: 249 varianti di quello che avrebbe potuto dirgli, con il ricavato delle vendite devoluto all’Unicef e una serie di presentazioni in tutte le capitali europee esclusa Parigi, ufficialmente per salvaguardare l’incolumità del centrale azzurro. Quattro anni abbondanti di craniate contro il muro, l’ultima al Chiambretti night dove la giornalista francese Besna Lahouri ha tirato la sua: «Zidane ha menato Materazzi perché aveva litigato con la moglie». Perbacco. «Era teso - rivela la giornalista -, nervoso, aveva sbagliato uno, due gol facili, le cose sul campo non gli andavano bene, avrebbe menato il primo che passava. É passato Materazzi. Non ci credete? E allora guardategli le dita, si era sfilato la fede.

Ha preso a testate Materazzi per far capire alla moglie chi comanda in casa».
Comunque ieri pomeriggio Materazzi è stato intercettato all’uscita di Appiano: «Abbraccio? Sì, bello, ho rivisto Mourinho con grande piacere, quello ha sangue nelle vene. Zidane...? Mmmm...». Continua.

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