«L’indulto non è servito: carceri ancora più piene»

«L’indulto non è servito: carceri ancora più piene»

L’indulto concesso con la legge 241 del 31 luglio 2006 non ha avuto alcun effetto positivo sull’attività giudiziaria per i processi non ancora celebrati, accrescendo, invece la sensazione dell’inutilità dell’impegno professionale dei giudici del penale. Lo conferma Ettore Criscuoli, illustrando la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2006-2007. «Tutti i processi nei quali si potrebbe applicare l’indulto (circa il 90%) - ha sottolineato - devono essere necessariamente celebrati e già si stanno celebrando sia in primo grado sia in appello. Anche se ben si sa che per detti processi, l’attività di magistrati, di cancellieri e di ufficiali giudiziari è stata e sarà per molto tempo ancora quasi del tutto inutile».

E ancora: «Non è stato raggiunto neppure l’obiettivo di ridurre il sovraffollamento delle carceri e di migliorare le condizioni di lavoro del personale, che erano l’unica giustificazione di questo provvedimento di clemenza».

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