Matthias Pfaender
Lindustria lombarda registra, nel periodo tra aprile e giugno, una sensibile ripresa, mettendo a segno una crescita del 2,1% sul trimestre precedente, e del 4,1% su base annua. È il dato più significativo emerso dalla presentazione, tenutasi ieri alla sede dell'Unioncamere Lombardia di Milano, dellanalisi congiunturale del secondo trimestre 2006 sullindustria e lartigianato manifatturiero della regione. In crescita anche la produzione artigianale, che conferma il trend positivo di inizio anno, registrando un aumento dello 0,7% su base annua e dello 0,2% sul trimestre precedente.
Lindagine, che ha interessato 1.578 aziende industriali e 1.537 aziende dellartigianato manufatturiero, evidenzia che la produzione ha raggiunto quota 104,7 (indice destagionalizzato, che prende come riferimento la produzione nellanno 2000 cui è stato assegnato valore 100), il più alto degli ultimi sei anni.
Per le aziende artigiane invece, che scontano ancora la penalizzazione dovuta al lungo periodo di decremento produttivo registrato fra il 2002 e il 2006, il valore dellindice si assesta a quota 92,5, recuperando comunque qualcosa rispetto allo scorso trimestre.
Fra i vari settori, le performances migliori si registrano nel campo dei mezzi di trasporto, dove il giro daffari cresce dell8,6%. Segue il settore della carta-editoria, con un 7,9%.
Prendendo in esame i singoli settori dattività, risalta positivamente il balzo in avanti compiuto dalla siderurgia (+8,2%), dal settore chimico (+5,9%) e da quello meccanico (+5,3%), attività fondamentali per lintero indotto economico lombardo. Risultato negativo, ma molto vicino alla stazionarietà, per i minerali non metalliferi e alimentari, ma si tratta di un rimbalzo tecnico dovuto al fatto che il secondo trimestre 2005, con il quale viene effettuato il confronto, è stato un punto di massima per lultimo biennio. Segnano indici di crescita leggermente negativi labbigliamento e le calzature, che non riescono ad agganciare la locomotiva del settore tessile, in netta ripresa.
Dallanalisi dei dati su base annua emerge come la crescita produttiva riguardi maggiormente le imprese di grandi e medie dimensioni, che segnano rispettivamente un aumento del 4,9% e del 4,7%, mentre lincremento delle piccole aziende (da 10 a 49 dipendenti) si ferma al 3,9%.
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