da Milano
Ottobre «raffredda» i prezzi. Il calo delle quotazioni del petrolio ha innescato un effetto positivo e il tasso di inflazione è sceso ai minimi degli ultimi 16 mesi, cioè all1,8% dal 2,1% di settembre, mentre i prezzi in un mese sono diminuiti dello 0,1 per cento. Il calo del greggio si è fatto sentire innanzitutto sui carburanti: i prezzi della benzina sono diminuiti del 5,2% rispetto a settembre e del 7,5% rispetto a ottobre 2005, mentre quelli del gasolio sono scesi del 5,3% rispetto a settembre e del 7,1% rispetto ad ottobre dell'anno scorso. In generale, il capitolo trasporti ha registrato un calo dell'1,1% rispetto a settembre ma un aumento, sia pure contenuto, dello 0,6% rispetto ad ottobre dello scorso anno. Idem per quanto riguarda il comparto energetico: rispetto a settembre l'Istat ha registrato un calo del 2%, mentre su base annua l'aumento è stato dell'1,4%. A raffreddare i prezzi hanno contribuito i medicinali: la diminuzione mensile è stata del 3,3% e quella annuale del 6,9%. Ma l'effetto di energia e farmaci è stato controbilanciato da alimentari e servizi. Il primo comparto ha registrato un incremento dello 0,2% su settembre e del 2,7% su ottobre 2005, mentre tra i servizi l'aumento delle tasse di iscrizione all' università ha avuto un effetto su tutto il capitolo dell' istruzione (più 1,4% mensile, +2,3% annuale). Il rallentamento dei prezzi si inserisce in un più generale raffreddamento registrato in tutta la zona euro, dove, in base alle stime Eurostat, il tasso di inflazione è sceso dall'1,7% all'1,6% .
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