L’inglese Webster re del Portogallo Azzurri in chiaroscuro

A Vilamoura, nel sud del Paese iberico, il migliore degli italiani è Francesco Molinari (31°). L’Open di Toscana allo svedese Lundberg

L’inglese Webster re del Portogallo Azzurri in chiaroscuro

Steve Webster, vincitore dell’Open d’Italia nel 2005 è tornato al successo pieno nel Portugal Masters - new entry nel calendario europeo - dotato di un ricco montepremi di 3 milioni di euro con prima moneta di 500mila euro. Il trentaduenne inglese, partito per le ultime 18 buche con un colpo di svantaggio nei confronti dell’argentino Daniel Vancsik, ha portato a termine un giro finale di 64 colpi che gli ha permesso di chiudere il torneo con tre lunghezze di vantaggio sullo svedese Robert Karlsson e di ben sei colpi su quattro giocatori - i due svedesi Andersson Hed e Hanson, l’inglese Lee Westwood ed il leader delle 54 buche, Vancsik - giunti affiancati al quarto posto. Tra questi certo il più amareggiato è stato l’argentino che per la seconda settimana successiva si è visto sfuggire il successo nell’ultimo giro. Con la prima moneta portoghese Steve Webster è risalito prepotentemente in 26ª posizione nell’ordine di merito europeo.
Tra gli azzurri il migliore è risultato Francesco Molinari, che ha chiuso al 31° posto vincendo poco meno di 25mila euro che lo collocano ora al 59° posto nell’ordine di merito e quindi virtualmente già in campo per il gran finale del Volvo Masters che è riservato ai primi 60 giocatori della stagione. Alessandro Tadini è giunto 40° ed ha ancora un torneo per cercare di rientrare nei primi 115 che manterranno la «carta» per il Tour 2008. Canonica, 46°, è attualmente al 108° posto e dovrebbe essere al sicuro.
Successo organizzativo al Golf delle Pavoniere di Prato dell’Open di Toscana-Federation Cup, penultimo torneo del Challenge Tour. Sul percorso disegnato da Arnold Palmer la vittoria è andata allo svedese Mikael Lundberg che nelle difficili condizioni di gioco dell’ultima giornata è riuscito a salvare un giro in 73 colpi per precedere di 5 lunghezze l’irlandese Stephen Browne. Degli italiani solo Nicola Maestroni (27°) e Lorenzo Cagli (34°) sono riusciti a passare il taglio, mentre per Edoardo Molinari, giunto 117°, è stata una settimana da dimenticare, speriamo in fretta prima del Gran Final del Challenge che lo aspetta e questo risultato negativo lo ha fatto scendere in 16ª posizione nell’ordine di merito con, lo rammentiamo, solo i primi 20 che passeranno sul Tour dopo la prova del San Domenico.
Sul Senior, quinta vittoria dell’inglese Carl Mason nell’Oki Castellon Open di Spagna dove ha preceduto di quattro colpi l’argentino Luis Carbonetti. Costantino Rocca, giunto 9°, rafforza la sua terza posizione nella classifica europea.
Negli Stati Uniti il campione canadese Mike Weir è tornato alla vittoria nel Fry’s Electronics Open a Scottsdale in Arizona, superando di un colpo l’australiano Mark Hensby.

Weir, vincitore del Masters 2003 aveva ottenuto il suo ultimo successo nel Nissan Open del 2004. La vittoria di domenica gli ha fruttato una prima moneta di 900mila dollari e fatto risalire di una cinquantina di posti nella money-list dove ora figura 33°.

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