L’innocenza del cetriolo e i suoi nemici

Dopo giorni di accuse infami, si è ap­purata l'innocenza del cetriolo. Non è lui il colpevole del batterio killer, è stato scagionato dalle ingiuste accuse e rilasciato nelle bancarelle d'Europa

L’innocenza del cetriolo e i suoi nemici

Dopo giorni di accuse infami, si è ap­purata l'innocenza del cetriolo. Non è lui il colpevole del batterio killer, è stato scagionato dalle ingiuste accuse e rilasciato nelle bancarelle d'Europa. Liberate gli ortaggi. Sarà indigesto, il ce­triolo, ma è ortodosso (ossia l'orto di provenienza è come dio comanda). E ora chi gli restituisce la dignità perduta, si chiedono i garantisti del cetriolo? Quanti sospetti in questi giorni, vendite crollate e discorsi sprezzanti nei suoi confronti. Io stesso vedendolo con quell'aria sorniona sui banconi, mi dice­vo: ma come sa fingere il bastardo, fa lo gnorri e invece avvelena. Ma il cetriolo era un finto mostro; come Misseri, tor­nato anche lui libero nel suo orto.

Non sottovaluto il batterio, è giusto l'allarme, m a dilaga la psicosi. Viviamo nell'era del sospetto alimentare perché cerchiamo un capro espiatorio alla no­stra mortalità e imperfezione. Accusia­m o i cibi di causare la nostra rovina, per bulimia o anoressia, contagio, ingordi­gia o carestia. Non vogliamo convincer­ci che moriamo perché siamo viventi. In principio fu la carne: è colpa della carne che porta tumori e malattie. È lui il colpevole, il maiale, quel lurido por­co, hanno ragione gli islamici. No, la colpevole è quella cretina della gallina, il pollo con l'aviaria, poi si disse. Ma non giurate sull'innocenza della vacca, vi ricordate la mucca pazza? E il latte e le uova, il male si annida pure nei deri­vati. Se la presero pure col tonno ignaro e perfino coi pesci, così salubri così in­nocui. Più infide le cozze, così cupe, co­sì introverse. Poi per punire verdi e ve­getariani, la colpa passò alla verdura, legumi inclusi, e alla frutta. Fanno tan­to le innocenti con le loro valli degli orti e dei nonni, e invece. Acchiappatelo, è lui, il kiwi malefico. No, il killer è il pepe­rone, l'ho sempre avuto sullo stomaco.

Poi il linciaggio del cetriolo e le scuse ufficiali; la Merkel h a promesso a Zapa­tero di risarcire il cetriolo spagnolo dif­famato. Ma il cetriolo io lo conosco; è orgoglioso e dirà che l'onore ferito non ha prezzo. Chi potrà restituire al cetrio­lo criminalizzato il suo onesto passato di verdura? 'Sti cavoli.

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