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L’Inter su Riquelme, Milan senza portiere

Moratti contro Galliani, Inter versus Milan, come ai bei tempi. Le scintille tra il patron dei nerazzurri, leader del campionato, e il vice-presidente vicario del club berlusconiano in grave ritardo in classifica, riempiono le cronache di questo gennaio caldo nel clima e noioso sul versante calcistico. Alla stilettata dell’Adriano rossonero di domenica sera («campionato particolare, con la Juve in B e il Milan penalizzato, l’Inter non può non vincere lo scudetto»), replica indispettito Massimo Moratti che sull’argomento ha un nervo scoperto. «Mi sembra che non abbiano capito che anomali erano gli altri campionati, che erano truccati, non questo che non lo è. Il Milan c’è e la penalizzazione non è stata di 28 punti» l’aggiunta velenosa che segnala il ritardo accumulato per suo conto dai rossoneri. Il duello fa scivolare in secondo piano l’ennesima puntata relativa al famoso contratto di Mancini che si avvale di un paio di notazioni a latere. La prima, firmata dall’allenatore, ricorda che «ci sono altre priorità», la seconda, vidimata dal presidente, segnala che «non esistono problemi neanche sul progetto, è solo una questione di tempo». Così da provocare una nuova data per la celebrazione della firma attesa quanto quella per il patto Atlantico: se ne discuterà a fine gennaio.
Inter su Riquelme. Che nel frattempo, la struttura societaria dell’Inter, lavori al mercato del prossimo anno è confermato da una notizia di fonte spagnola secondo cui Branca e Oriali hanno allungato le mani su Juan Roman Riquelme, centrocampista di 28 anni, argentino di San Fernando, nazionale, attualmente al Villarreal, capace di giocare in tutti i ruoli del centrocampo. È uno dei pallini di Mancini, scoperto e apprezzato nel corso delle due sfide recenti di Champions league. «Volevo marcarlo a uomo, non l’ho fatto, me ne sono pentito» raccontò nell’intervista natalizia al Giornale l’allenatore interista che risulta molto soddisfatto per l’iniziativa del club. Lo spagnolo prenderà il posto di Figo. La valutazione è di circa 13 milioni di euro: da stabilire nei prossimi mesi se è possibile scontare parzialmente la cifra col trasferimento di un esponente della rosa attuale di Appiano Gentile.
Kalac rotto. Un’altra tegola sulla testa del Milan. Il 2007 non sembra affatto diverso dallo sciagurato 2006 pieno di infortuni a tradimento. Come quello patito dal discusso secondo portiere di Milanello, entrato in campo per effetto dell’infortunio toccato a Dida (in via di guarigione). È successo tutto nella notte tra domenica e lunedì, ieri. Il ginocchio sinistro dell’australiano si è gonfiato a dismisura: dai controlli effettuati si è scoperto trattarsi di una distorsione al ginocchio con interessamento del legamento collaterale, 2 mesi fuori la prognosi. Al momento, con un solo portiere abile, il terzo, Valerio Fiori, il ds Braida è costretto a ricorrere sul mercato all’arruolamento di un secondo affidabile da schierare in panchina. Chieste notizie di Coppola, attualmente in prestito al Piacenza. «A Roma recupera Dida» fanno sapere nei corridoi di via Turati. Ma il brasiliano, visto ieri mattina a Milanello per una seduta rieducativa, non sembra ancora pronto per tornare tra i pali. Ad Arezzo, in coppa Italia, ci sarà Fiori. Sul fronte Ronaldo si aspettano informazioni dal suo procuratore, in colloquio con Calderon, presidente del Real. Se ci sarà trasferimento, avverrà all’ultimo giorno utile, mercoledì 31 gennaio. Il negoziato per Oddo invece è in un vicolo cieco: domani a Milano nuovo colloquio sull’argomento tra Lotito (che ieri ha ufficilizzato l’arrivo dalla Ternana del cileno Jimenez) e Galliani.
Spinelli «licenzia» Amelia. A Livorno acque agitatissime, una delegazione della squadra corre a Genova per far recedere Spinelli dall’idea di licenziare Arrigoni, l’allenatore. Prima del vertice (cui partecipano Lucarelli, Balleri e Passoni) Amelia, il portiere, critica il presidente che minaccia di cederlo subito, per ritorsione, poi congela Arrigoni ma intanto aspetta il ritorno in Italia di Claudio Gentile, ex ct dell’under 21 per affidargli la panchina. A Udine altra panchina fulminata dall’ira di Giampaolo Pozzo dopo la sconfitta di Palermo.

Galeone lasciato a casa, al suo posto si riscalda Malesani.

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