CataniaMaurizio La Magna, 57 anni, comandante dei vigili urbani di Catania, è stato chiamato dal sindaco Raffaele Stancanelli al vertice del corpo un mese fa. Un esercito senza truppa...
«Vero. In tutto siamo 530 unità: 36 gli ufficiali, 490 gli ispettori e quattro i vigili...».
Come si è arrivati a questa situazione?
«La situazione paradossale che c'è oggi a Catania è il frutto di una legge regionale adottata per le polizie municipali che prevede l'aumento del grado ogni tot anni di servizio. E così tutti i vigili che hanno compiuto 18 anni di servizio automaticamente sono diventati ispettori, niente male».
Ultimo concorso per vigile urbano?
«Nel 1990. Poi nessun vigile è stato più assunto nel corpo di Catania. E così la situazione è andata sempre peggiorando».
Bisognava fare i concorsi?
«È chiaro: bisognava agire come nell'amministrazione statale. Ogni anno in polizia, nei carabinieri, nella finanza vengono fatti i concorsi che servono per mantenere adeguato il numero della truppa, che poi via via aumenta di grado».
Mancando il numero degli agenti come si procede a Catania?
«Semplice il compito degli agenti lo svolgono gli ispettori e così ogni pattuglia è composta da due ispettori e un commissario, quello che una volta aveva il ruolo di tenente».
Quindi nessun problema...
«Insomma. Vuole sapere qual è l'età media del corpo della polizia municipale di Catania? 55 anni... e per strada lei trova vigili di 60...».
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