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L’INTERVISTA FAUSTO MERCHIORI

«Contro gli spacci. Contro gli stupri. Contro il bullismo. Rovigo si è già attrezzata. Sul suo territorio si muovono da anni i «nonni vigilantes» oltre che i volontari che sorvegliano scuole e parchi. Presto potrebbero aggiungersi anche gli agenti in pensione della polizia penitenziaria. Le ronde competono alla sicurezza pubblica, ma i cittadini possono dare una mano, senza confondere però i piani di intervento. Una posizione ferma quella del sindaco di Rovigo, Fausto Merchiori, a capo di una giunta di centrosinistra.
Sindaco, chi può fare le ronde?
«Le autorità competenti. Il mio auspicio è che la polizia municipale possa operare a Rovigo 24 su 24. L’amministrazione si occupa del coordinamento fra tutte le forze dell’ordine sotto la regia del prefetto».
Niente ronde di cittadini?
«È evidente che la nostra amministrazione è attenta al sentire della gente in questo periodo ed è sensibile alla missione di favorire la vigilanza, ma non possiamo sostituirci ai compiti altrui».
Come Comune che cosa fate per la sicurezza?
«Non possiamo organizzare squadre di tutela dell’ordine pubblico, spetta alle forze dell’ordine, ripeto; possiamo invece agevolare l’integrazione fra le forze dell’ordine e la sinergia fra assessorato ai servizi sociali, polizia e i volontari».


Vigilantes già in azione allora?
«Sono cittadini che fanno parte di associazioni di volontariato che, ad esempio, esercitano, in collaborazione con il Comune e il corpo di polizia municipale, un’attenta sorveglianza davanti e nei pressi degli istituti scolastici».

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