L’INTERVISTA PINO ARLACCHI

Ridicolo chi si propone come consulente per avere i vantaggi

«Giusto così».
Nulla da ridire?
«Ma per favore, non scherziamo neppure...». Pino Arlacchi, ex deputato e senatore (dal ’95 al ’97) del Pds, vicepresidente generale dell’Onu, oggi europarlamentare dell’Italia dei Valori, non ha tentennamenti.
Taglio sacrosanto?
«Assolutamente sì. E non solo perché si tratta di benefit davvero trascurabili. Insomma, fa bene il Senato ad eliminarli».
Anche lei, però, un tempo seduto tra i banchi di Palazzo Madama, non li avrà più a disposizione.
«Senta, non so neanche se li abbia usati o meno. Parliamo davvero di vantaggi minimali».
Davvero non ricorda se ha viaggiato a spese del Senato?
«Forse ne ho avuto bisogno qualche volta, quando magari ho preso parte ad eventi ufficiali o convegni che non prevedevano il rimborso aereo. Ma in ogni caso, ripeto, è giusto così».
Intanto, però, una parte di suoi colleghi, secondo «Repubblica», avrebbe chiesto al governo di rientrare, in veste di consulente, anche se pare a titolo gratuito.
«Non ho parole».
Si sforzi.


«Trovo tutto patetico. Ma come si fa? Parliamo di personalità di spessore, provenienti da entrambi gli schieramenti, che sperano magari di non perdere il Telepass gratuito o qualche volo aereo regalato. Ridicolo...».

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