L’INTERVISTA IL RELATORE AL SENATO

RomaPer il ministro dei Trasporti Matteoli la riforma del Codice della Strada non può più attendere. O il Senato conclude entro la prossima settimana o il governo farà un decreto legge riprendendo il testo licenziato dalla Camera, vanificando tutto il lavoro fatto a Palazzo Madama. Senatore Cicolani, lei è il relatore del ddl sulla sicurezza stradale: ce la fate o no?
«Il governo ha fatto bene a metterci con le spalle al muro, ne sono contento e faccio un appello a tutti i colleghi della commissione Lavori Pubblici, lavoreremo giorno e notte, oggi (ieri ndr) domani e giovedì. Dobbiamo affrontare gli emendamenti fino ad ora accantonati perché molto controversi. Farò di tutto per raggiungere un accordo con i capigruppo ed ottenere la sede redigente in modo da andare in aula il 4 maggio per votare soltanto gli articoli, niente emendamenti, altrimenti non si finisce più. Poi il testo dovrebbe fare soltanto un passaggio rapido alla Camera e potrebbe entrare in vigore prima dell’esodo estivo che è quello che tutti auspichiamo».
Il governo vi rimprovera troppa lentezza.
«Ma la commissione ha fatto un lavoro enorme e non c’è stato ostruzionismo. Rispetto al testo della Camera abbiamo introdotto già una settantina di emendamenti, già approvati, e dunque se il dl tornasse al testo originario tutte le modifiche andrebbero perse. Quello della Camera apportava qualche correzione, il nostro testo rappresenta una vera e propria riforma complessiva del codice».
Intanto però in questi mesi gli incidenti con le minicar hanno provocato morti che forse potevano essere evitate.
«Proprio per le minicar in commissione abbiamo approvato l’obbligo delle cinture di sicurezza. Poi il divieto di guida di minicar e moto per chi si è visto revocare la patente. Previste pure multe pesanti, fino a 1500 euro, per chi modifica le minicar sia per il proprietario sia per il meccanico. Non solo: è diventato licenziabile per giusta causa l’autista che guida in stato di ebbrezza. È diventato obbligatorio il test antidroga per ottenere la patente. Non possiamo permettere che tutto questo lavoro vada perso».
Su alcune delle nuove norme introdotte però lo scontro è aspro sia dentro sia fuori il Parlamento. Ad esempio l’imposizione del casco per chi va in bicicletta a molti sembra un’inutile esagerazione.
«In realtà la grande maggioranza di coloro che usano la bici già indossa abitualmente il casco. Comunque se la norma dovesse passare prevederà una gradualità. Dovremmo iniziare con i minorenni. Occorrerebbe poi dare tempo alle aziende per produrre caschi a sufficienza. Non è che da domani tutti dovranno indossarlo».
L’innalzamento del limite di velocità sulle autostrade a 150 km orari verrà discusso oggi alla presenza del ministro Matteoli... Passerà?
«Non lo so. È un punto molto controverso e le dico che le opinioni sono assolutamente trasversali agli schieramenti. Non ci sono prese di posizione ideologiche».


Il divieto di fumare in auto?
«Dico la verità, sono contrario. Anche qui vedremo che cosa succederà in commissione ma credo sia sbagliato. Se vietiamo la sigaretta allora dovremmo proibire di mangiare un panino o bere una bibita, non vedo la differenza».

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