(...) abbiamo sempre solidarizzato con gli esponenti della sinistra quando qualcuno li ha attaccati con toni maleducati o eccessivi, mi piacerebbe vedere lo stesso comportamento dallaltra parte.
Per sconfiggere la violenza, non basta dire di essere contro la violenza, così come per ottenere la pace non basta dire di essere pacifisti (a proposito, dove sono finite le bandiere arcobaleno?). E quindi credo che nessun tipo di violenza, neppure verbale, neppure travestita da goliardia o da ironia malriuscita, sia giustificabile. Quindi, continueremo a criticare chi a destra usa toni e parole sbagliate.
Ma ci piacerebbe vedere anche a sinistra la stessa civiltà. E invece non accade. Mai. E bene ha fatto il ministro Claudio Scajola - che, al netto di Berlusconi, è sempre più spesso la voce più forte e chiara del centrodestra, non solo a livello ligure - a dirlo forte. Così come ha fatto bene Sandro Biasotti a ribadirlo.
Se fate mente locale, difficilmente vi verrà in mente un comizio del centrosinistra o del Pd disturbato da un moderato. E non vi verrà in mente, semplicemente, perchè non succede. Perchè a un moderato o a un liberale non passa nemmeno per lanticamera del cervello di andare in piazza con un tamburo o una pentola a urlare contro un avversario politico.
Invece, tutto questo, a sinistra, è ritenuto normale.
Qualche eccezione cè. Ad esempio, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che più volte ha preso le distanze in modo forte e chiaro da episodi simili. Ma di Chiamparino ce nè uno. Da noi nessuno.
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