L’ippica esce dal tunnel aggrappandosi al quartè

Ernesto Cazzaniga*

Fine anno, tempo di cambiamenti, ma soprattutto di previsioni per l’anno nuovo. La scorsa settimana abbiamo evidenziato il grande fermento che ruota intorno al cavallo e la percezione di un movimento che ha ancora voglia di credere nel cavallo e in ciò che ruota intorno ad esso. Questa volta entriamo più nello specifico dell’Unire, non senza rimarcare che contrariamente alle due annate precedenti si intravedono alcuni spiragli.
Ricorderete che il 2004 fu aperto da 5 giorni di crisi, con l’intervento successivo ed opportuno del Ministro Alemanno, mentre nel 2005 la fatale diminuzione del montepremi ha portato ad una serie di scontri fra categorie che certamente hanno reso poco sereno un po’ tutto il 2005, senza la possibilità di poterci confrontare su programmi comuni che avrebbero contribuito a migliorare la situazione. E il 2006? Abbiamo detto che ci sono margini di un certo ottimismo. Su quali presupposti? Innanzitutto l’Unire ha annunciato per tempo l’invarianza del montepremi rispetto al 2005. Poi ha diramato con una tempestività che non riconoscevamo all’Ente da parecchio tempo, il programma dei Gran Premi ed il calendario generale nazionale. Ormai da tempo è stata annunciata la seconda Tris, quella delle 13,45 con diretta su Sportitalia: sembra certa la partenza ad inizio gennaio. Naturalmente ci auguriamo che anche la Tris tradizionale possa trovare una collocazione in chiaro nel corso del pomeriggio su reti nazionali importanti.
A proposito di televisione è allo studio un rinnovamento della Unire Tv, con trasmissioni culturali al mattino, dedicate non solo alle corse, ma all’allevamento, alle razze e a tutto ciò che riguarda il cavallo. Tra i massimi divulgatori della cultura ippica collaborerà con l’Ente anche nel 2006 il re dei talk-show, naturalmente Bruno Vespa, molto apprezzato anche nei suoi “Porta a porta” ippici che non mancano mai di suscitare interesse: storica per noi allevatori la trasmissione di settembre a Milano, in occasione delle Aste. Tornando alle scommesse è chiaro che l’ippica dovrà ancora patire la concorrenza di calcio, Lotto, Superenalotto, colossi delle giocate contro i quali è necessario ogni volta far ricorso alla fantasia ed alle innovazioni. In tal senso pare stia rinnovandosi anche il concorso Totip. Inoltre stanno per vedere la luce Quartè e Quintè, finalmente, è proprio il caso di dire! Non possiamo, in un intervento pur generalmente improntato all’ottimismo non dimenticare che sulla Tris il gioco del 2005 è diminuito: tuttavia ci sono margini per rendere minimo il trend negativo. Ad esempio in gran parte delle ricevitorie Tris è stato molto difficoltoso giocare sul vincente e sull’accoppiata e questo senz’altro può avere influito nell’ottica globale del risultato. Però è tornato il piazzato nella Tris presso le Agenzie e questo è senz’altro un altro fattore positivo. Dal punto di vista più specifico delle corse vorrei segnalare come la programmazione del trotto abbia inteso qualificare ulteriormente il calendario dei 3 anni, adottando per altre prove piste da mille metri, il Giovanardi a Modena e il Nazionale a Milano la stessa formula del Derby, batterie e finali. Così come l’Unire ha cercato di dare il giusto rilievo al programma classico femminile con aumento del 20% delle dotazioni delle corse di gruppo I e II. Credo sia ormai inoppugnabile affermare come il calendario viaggi su due binari, da un lato l’ippica delle tradizionali corse pomeridiane, dall’altro le corse al mattino che reclamano sempre più spazio con la possibilità di inserire sette/otto corse in base al numero dei cavalli, insistendo, aggiungiamo noi, sulla necessità di corse dedicate a cavalli di 2 o 3 anni.
Proviamo a concludere e mettere insieme tutte queste idee, questi ragionamenti, queste aspettative. Se ne deduce che il quadro, di per sé, positivo dovrà essere confermato dai fatti.

Ci vuole stabilità e convinzione nella ripresa economica: questo servirebbe a ricompattare le categorie ed a ridurre gli scontri sociali che spesso in questi dodici mesi hanno caratterizzato la “questione ippica” in maniera anche pesante. Buon Natale e buone feste a tutti.
*presidente Anact (Associazione

nazionale allevatori cavallo trottatore)

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