L’Italia del basket spegne le stelle di Peterson

Forum strapieno per la sfida-esibizione. Il ct Pianigiani fa esperimenti. Mazzarino e White super

L’Italia del basket spegne le stelle di Peterson

Milano - Fumo di stelle di un basket difficile da gustare in mezzo alla polvere delle buone intenzioni, ma se poi le presunte stelle straniere si fanno rimontare 20 punti e perdono in volata con stoppata di Jeff Viaggiano su Gommolo White, allora tutto cambia per le 8.000 persone che hanno partecipato alla fiesta anche se non tutti hanno resistito fino alla fine in un programma troppo lungo che alla fine ha premiato come migliore giocatore Stefano Mancinelli. E' la luna nera di Peterson che continua a perdere partite che domina anche quando sono soltanto esibizioni.

Si temevano tribune vuote, non è stato così. Bene. Si aveva paura di annoiarsi tanto. Ce la siamo cavata con qualche sbadiglio fino a quando non è inziata la rimonta di Azzurra tenera che alla fine ha vinto 90-88.

Scontato il vincitore della gara da tre punti, il Nicolas Mazzarino che non ha rubato tutti gli ooh di meraviglia dei tanti ragazzini come ci si aspettava, ma che ha fatto abbastanza per tenere a bada Gigi Datome, il migliore degli italiani (Gentile, Cavaliero, Aradori) e il più bravo di tutti (51 punti) nelle selezioni, ma poi gelato dalla solita tensione che lo ha fatto scendere a 33 mentre l'uruguaiano di Cantù arrivava a 45.

Sul campo poca allegria fino a quando la Sperimentale non è riuscita a tenere nelle trappole difensive preparate in due giorni l'esuberanza di White e Hunter, perché il convento non passa altre minestre e non ci ha sorpreso il 49-31 a metà di una serata lunghissima per la ciurma allietata dal Peterson che continua ad essere numero uno anche adesso che certe sconfitte della sua Armani scottano più delle pietre della sua bevanda preferita, anche quando è impallidito trovandosi rimontato e battuto.

Diciamo che la mezza rimonta nel terzo quarto (53-46, 62-58) non ci ha sorpreso perché con Pianigiani le cose si fanno sempre seriamente mentre le "Stelle" andavano già alla ricerca di un bel posto per ballare.

Azzurra tenera ci ha detto che Andrea Cinciarini potrebbe essere utile in regia. Sul fatto che Alessandro Gentile è ancora troppo giovane vorremmo discutere perché il tipo ha le stimmate, speriamo che nessuno lo confonda. Su Melli cautela, ma merita attenzione la sua attitudine difensiva ed è scontato che con la Nazionale si vede sempre il miglior Mancinelli.

A metà corsa la fase interattiva con il pubblico che ha partecipato davvero per la gara delle schiacciate dove è mancato Sanikidze, che si era infortunato cercando di stoppare Antonutti, gara vinta dal James White di Sassari, uno che se facesse il salto triplo sarebbe un angelo da 18 metri, lui che solo per fare un piacere alla sua università saltò anche 2.24 in alto.

Per lui ha votato dieci l'intersita Marco Materazzi, l'unico che ha diviso l'arena, mentre la modella Fox, sorella del campione dei Lakers ha unito proprio tutti, così come i salti di Rowland, Viaggiano e Jaaber hanno fatto alzare dalla sedia Giorgio Armani che, finalmente, non doveva soffrire tanto, perché ieri era solo fiesta e anche un po' di storia con la sfilata nella casa della gloria di Massimo Masini, Lidia Gorlin, l'arbitro Ardito e il paron Zorzi maestro dei maestri.

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