LItalia boccia la proposta presentata dalla Commissione europea sulle grandi opere da finanziare nellambito del piano anti-crisi Ue con 5 miliardi di fondi comunitari non spesi. Laccusa mossa a Bruxelles è soprattutto quella di una «totale mancanza di trasparenza nel processo di selezione dei progetti». Critica condivisa da molte altre capitali del Sud dellEuropa che, sulla base delle opere scelte, si sentono penalizzate rispetto ai Paesi nordici. La frattura Nord-Sud renderà non facile liter della proposta che - secondo le intenzioni dellesecutivo europeo - dovrebbe essere approvata dal Consiglio Ue di marzo.
Due i progetti italiani inseriti nella lista ufficializzata dallesecutivo europeo e che beneficeranno dei finanziamenti comunitari: il completamento dellultimo tratto del gasdotto Itgi, che dallAzerbaijan porta il metano in Italia attraverso la Turchia e la Grecia, e il potenziamento dellelettrodotto tra la Sicilia e lItalia continentale. Per le due opere sono stati stanziati 100 milioni di euro ciascuna a fronte di circa 500 milioni che lItalia riceverebbe se i fondi non spesi venissero restituiti agli Stati membri. La lista dei progetti presentata da Bruxelles propone tra laltro di assegnare 3,5 miliardi a iniziative nel campo energetico (con 250 milioni per il gasdotto Nabucco), di cui 1,25 finalizzati allo stoccaggio di CO2. Allo sviluppo delle connessioni a banda larga nelle zone rurali viene poi destinato un miliardo di euro, mentre 500 milioni dovrebbero andare alle nuove sfide agricole.
Nella lista originaria esaminata da Bruxelles cerano altri progetti infrastrutturali a cui il nostro Paese tiene molto, tra cui il gasdotto Algeria-Italia e le reti di interconnessione energetica con Tunisia, Montenegro, Malta, Slovenia.
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