Rodolfo Parietti
da Milano
Scattano le procedure di infrazione. Partono i deferimenti alla Corte di giustizia europea. La Commissione Ue apre il libro nero e vi iscrive a pieno titolo lItalia, colpevole di mancato recepimento delle direttive comunitarie, di ostacolare la libera concorrenza e di ritardato adeguamento di servizi. Molti i capitoli incriminati: dallRcAuto alle ferrovie; dallambiente al tabacco; dai numeri di emergenza alle scommesse. Eccoli nel dettaglio.
RcAuto. Secondo Bruxelles, il calcolo delle tariffe utilizzato nel nostro Paese è contrario ai principi della libertà tariffaria ed è quindi di ostacolo alla libera concorrenza. Così come lobbligo a offrire una copertura a tutte le categoria di assicurati e a tutte le regioni sia da considerarsi una limitazione ingiustificata alla libertà di stabilimento. In base alle norme in vigore in Italia, le compagnie sono tenute a calcolare le tariffe in conformità alle basi tecniche utilizzate per determinare i premi nel corso degli ultimi cinque anni. La mossa dellUe non ha comunque sorpreso lAnia, lassociazione di settore, che considera «prevedibile» il deferimento. «Per tutelare questo diritto\dovere - ha detto il presidente, Fabio Cerchiai - esistono meccanismi meno distorsivi della concorrenza e del mercato, peraltro ampiamente sperimentati nella generalità degli altri Paesi europei».
Ferrovie. In questo caso lItalia (ma anche altri 12 Paesi membri) è finita nel mirino di Bruxelles, che è passata alla seconda fase della procedura dinfrazione, per non aver adottato nella legislazione nazionale due direttive che riguardano la sicurezza e linteroperabilità delle ferrovie. Questultima, sottolinea la Commissione, «è necessaria per la prestazione di servizi transfrontalieri e la riduzione dei costi del materiale rotabile sulla rete ad alta velocità».
Ambiente. Altra procedura dinfrazione. Motivo: non aver presentato nei tempi stabiliti (la data-limite era lo scorso 30 giugno) il piano nazionale sulle emissioni di gas effetto serra per il periodo 2008-2012. I piani nazionali servono ad applicare le disposizioni previste dal Trattato di Kyoto per far fronte al surriscaldamento del pianeta.
112. Questo è il secondo cartellino giallo. Nonostante il primo richiamo, lItalia non ha accelerato i tempi per offrire il servizio di localizzazione della chiamata per tutte le telefonate al 112, il numero di emergenza europeo. Nel nostro Paese i servizi di pronto soccorso non sono sempre in grado di rintracciare chi chiama, rendendo più difficile la gestione delle emergenze.
Tabacco. La Commissione Ue vuole portare lItalia davanti alla Corte di giustizia per non aver applicato correttamente la norma che impedisce la pubblicità sui tabacchi. Secondo la direttiva del 2003, sono vietate le sponsorizzazioni dei tabacchi per eventi transfrontalieri, mentre Roma ritiene che il Gran Premio dItalia di Formula 1 non lo sia e che dunque la norma non vada applicata.
Istituti di previdenza.
Scommesse. Primo passo della procedura dinfrazione. Bruxelles contesta le norme che imporrebbero restrizioni allofferta di alcuni servizi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.