«L’Italia non ha liberalizzato i distributori»

In Italia nel settore della distribuzione dei carburanti il mercato non è ancora abbastanza aperto, con riflessi negativi sulla concorrenza e sul prezzo della benzina. Così - nel giorno in cui il gasolio fa registrare il nuovo record storico di 1,336 euro al litro - la Commissione europea ha deciso di trascinare Roma davanti alla Corte Ue di giustizia. L’accusa illustrata dal commissario alla Concorrenza Charlie McCreevy, è di non aver eliminato tutte le norme che rendono praticamente impossibile a operatori di altri Paesi Ue l’apertura di nuove stazioni di servizio. Roma però può ancora evitare il giudizio europeo: Bruxelles le ha infatti concesso altri quattro mesi di tempo per mettersi in regola e scongiurare il rischio di una condanna.

Il ministro Pierluigi Bersani si difende lamentandosi: «Se il Parlamento avesse approvato in tempo la terza “lenzuolata” di liberalizzazioni, rimasta bloccata al Senato, avremmo evitato tutto ciò». Il terzo decreto Bersani prevedeva l’abolizione di alcuni dei vincoli.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica