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L’Italia prende a mazzate il Canada

Toronto«Arrivederci, Canada». «Mamma mia!». «Bravissimo». «A Classic surprise». «Canada respinto dall'Italia». È grande l'enfasi dei giornali nordamericani sulla storica impresa della nazionale italiana di baseball che ha sconfitto per 6-2 ed eliminato i padroni di casa del Canada al World Baseball Classic, la coppa del mondo dei professionisti. Nessuna chance per i nostri avversari, zittite le mazze di campioni delle Major League come Votto, Morneau, Bay e Stairs. Le congratulazioni per lo splendido successo azzurro arrivano via sms al presidente Fraccari anche da Cuba. «Felicidades». Firmato Tony Castro, il figlio del lìder maximo. Il mondo del baseball “pro” scopre che c'è un'Italia del baseball capace di battere anche le grandi potenze come il Canada. Due anni fa, al Mondiale di Taiwan, furono gli Usa a farne le spese.
È un piccolo, grande miracolo quello compiuto dagli azzurri all'ex Sky Dome di Toronto. Un'Italia imprevedibile che, ad un passo dall'eliminazione, rialza orgogliosamente la testa. Un successo che vale oro e che lancia gli azzurri in un'altra sfida impossibile contro, ironia della sorte, lo stesso Venezuela che li aveva sconfitti 7-0 nel match inaugurale. Ha dato spettacolo in difesa la nostra nazionale con prese che hanno strappato applausi (quella di Alex Liddi è tra le "top 10" della Espn), ma anche l’attacco è stato particolarmente prolifico. 10 le battute valide totali, contro le 7 canadesi, di cui quattro siglate da Chris Denorfia. È nato nel Connecticut, ma la famiglia di suo padre è italiana doc. La nonna vive ancora in provincia di Caserta, a San Gregorio Matese. Mentre Denorfia colpiva, i lanciatori Serafini, Cooper (origini italiane anche le sue: il nonno si chiamava Cucchiaraio, ma nel 1911 all’immigrazione non ci capirono nulla, tagliarono corto e lo registrarono come Cooper) e Jason Grilli (figlio d'arte, il papà Steve è un ex-Major) tenevano a bada le potentissime mazze avversarie.
L'Italia è sempre stata in vantaggio: già alla prima ripresa aveva spaventato il Canada con Davide Dallospedale, fresco d'ingaggio al Parma proveniente da Grosseto, che ha firmato il primo punto azzurro. Nell'inning successivo è stato il riminese Mario Chiarini a volare verso casa base per il 2-0. A metà partita, è esploso il sanremese Alex Liddi. Ha solo 21 anni ma è già alla sua terza stagione da professionista con i Wisconsin Timber Rattles, affiliati ai Seattle Mariners. In difesa è stato stellare, in attacco altrettanto decisivo con due valide. Come pure Peppe Mazzanti, bomber del Nettuno, che ha incrociato i lanci canadesi con un altro paio di terribili bordate.

Insomma, l’Italia che a Toronto non si aspettavano.

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