nostro inviato a Dublino
Ricordate Islanda-Italia di un anno fa? Dimenticatela. La seconda versione «ferragostana» dellItalia di Lippi è decisamente migliore. Forse perché è una Nazionale vera, pur mancando titolari come Totti, Buffon e Camoranesi (e forse Cassano). Così al Lansdowne Road, «tempio» del rugby che per una sera si riempie per il calcio, monumento nazionale anche se sotto la tribuna transita la metropolitana, si vede unItalia tonica. Che vince 2-1, come era già accaduto nei precedenti del 1971 e del 1985. È la più bella Nazionale del ct viareggino, in particolare nel primo tempo (poi la girandola di cambi, sei con lesperimento del 4-4-2 e Grosso e Diana esterni). Eppure lavversario non era agevole: lIrlanda è prima (imbattuta) nel suo girone di qualificazione, davanti a Svizzera, Israele e Francia e nella classifica Fifa è quattordicesima con due punti meno degli azzurri (tredicesimi).
Ma la formazione di Lippi fa davvero una bella figura: pressing sugli avversari pure bravi nel palleggio, gioco brillante, e soprattutto numerose occasioni da gol. Insomma, il «ripescaggio» di Del Piero («lui fa parte di questo gruppo e di questo progetto», ha sottolineato Lippi nellimmediata vigilia del match) giova agli azzurri. Magistrale il primo tempo, nel quale convince latteggiamento tattico: 4-3-3 con attacco ben assortito. I lunghi del Milan, Vieri e Gilardino, e lo juventino Del Piero, che torna in azzurro dopo oltre undici mesi. Il bianconero inventa assist (ben quattro nei 45 minuti in cui resta in campo), entrando di fatto nei due gol dellItalia; Vieri sbaglia troppo, rifacendosi con gli interessi quando solo la traversa gli toglie la gioia del gol sulla magnifica volée di sinistro, Gilardino viene «scippato» di una rete ma si riscatta con unazione da fuoriclasse.
Ma non è solo il tridente a esaltare il «mucchietto» di tifosi italiani (molti giovanissimi studenti dei college): il centrocampo gira a meraviglia, con Gattuso che da queste parti visti i suoi precedenti scozzesi sembra colpito dal sacro fuoco, Pirlo in cabina di regia che non disdegna il lavoro sporco e De Rossi che con le sue accelerazioni fa impazzire la mediana irlandese. Poco male se in difesa cè qualche errore: quasi fatale quello di Cannavaro che scivola regalando palla ad Andy Reid, ma poi si «rialza» nel corso della partita; fatale quello di Zaccardo che consente al numero dieci di casa di togliersi la soddisfazione del gol. Confortante la prova di Flavio Roma (Buffon può guarire tranquillo, anche se a Glasgow potrebbe toccare a Peruzzi), buona quella di Nesta che offre un assist a Vieri in occasione della traversa.
Irlanda e Italia sono testimonial per sconfiggere la piaga dellabbandono scolastico. Le due squadre entrano infatti in campo con le magliette di «Espair», progetto dellUnione europea per combattere il fenomeno che nel nostro Paese raggiunge punte del 22%. Kerr propone un 4-2-3-1 con Morrison unica punta, ma è lItalia che prende subito liniziativa. Dopo due errori di Vieri su altrettanti assist di Del Piero, al 10 arriva il vantaggio di Pirlo, al quarto gol in azzurro, terzo dellera Lippi: angolo dello juventino e assist di testa di Cannavaro, Gilardino mette dentro ma larbitro giudica non in porta lintervento del portiere Given, sulla respinta di Kilbane il milanista segna di destro. Il 2-0 è la conseguenza di unItalia brillante: al 31 Del Piero vede il varco dove sinfila Gilardino, stop di destro e conclusione di sinistro respinta da Given prima del nuovo pallonetto vincente del milanista. Peccato per la sbavatura di Zaccardo che regala un minuto dopo il gol agli irlandesi. Poi sale in cattedra Roma, attento nel primo tempo sulla deviazione di OShea, miracoloso nel finale sul produttivo Elliott.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.