Francesco Rizzo
Il piacere di ricominciare: Luca Cantagalli, 41 anni, 7 scudetti, stacca le scarpe appena appese al chiodo e torna a giocare, in A2, con i reggiani del Cavriago, la squadra del paese dove è nato. Un dispiacere per cominciare: l'Italia maschile perde 3-2 (20-25, 26-24, 25-16, 16-25, 15-8) contro la Bulgaria il primo match del suo mondiale giapponese e si complica la vita. Cantagalli di ori mondiali ne ha due; gli azzurri, solo per puntare alle medaglie, ora non possono più sbagliare. Già da stamane (ore 8, diretta Rai 2) contro la Repubblica Ceca.
Battere i bulgari sarebbe stato un buon esorcismo, il 3-0 incassato da loro all'epilogo della World League 2006, tre mesi fa, fu il preludio della bufera fra il ct Montali e alcuni veterani, poi placata con tanto di comunicato stampa per annunciare la pace. In effetti, l'Italia vista ieri a Nagano sembra avere la faccia giusta, il blocco-Sisley (Vermiglio-Fei, Papi-Cisolla) accanto ai centrali Mastrangelo e Cozzi e al libero Corsano, un servizio che mette pressione e vale l'1-0. Ma la Bulgaria comincia a difendere, sveglia i suoi martelli, l'opposto Nikolov (21 punti contro in 24 di Fei), lo schiacciatore Kaziyski, 22 anni, più giovane di tutti gli azzurri, 500.000 dollari all'anno di ingaggio alla Dinamo Mosca in una lega in cui c'è chi prende il doppio. Un giorno sarebbe venuto in Italia, oggi fa male all'Italia. Il set chiave è il secondo, cediamo sul filo di lana con qualche errore di troppo, il terzo e il quarto sono la fiera di chi ha più ovomaltina nel braccio ma conquistiamo con impeto il tie-break.
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