L’odontoiatria in Italia è di qualità

La ricerca odontoiatrica italiana è all’avanguardia nel mondo. Lo è anche per materiali e tecniche usate nell’implantologia dentale. Sempre più spesso articoli dei nostri odontoiatri appaiono sulle più qualificate pubblicazioni internazionali.
Parliamo dei risultati raggiunti e degli obiettivi con il professor Gian Antonio Favero, direttore della clinica odontoiatrica dell’università di Padova, uno dei massimi esperti internazionali di implantologia osseointegrata.
«L’implantologia italiana - afferma il professor Favero - è senz’altro all’avanguardia a livello mondiale. Lo scambio di innovazioni fra ricercatori europei e colleghi americani avviene in modo bidirezionale. Negli ultimi anni si è lavorato tantissimo per l’ottenimento del carico immediato, ovverosia la capacità di protesizzare gli impianti appena messi, cioè nella stessa giornata dell’intervento chirurgico. Il paziente esce dall’ambulatorio, anche nei casi di mancanza completa dei denti, già con una protesi fissa provvisoria o definitiva efficace fin dal primo giorno. Altre tecniche innovative sono quelle che mirano ad ottenere i restauri protesici completi, con un numero ridotto di impianti. Con la tecnica All on four, si ottiene la riabilitazione totale con un’arcata di 10-12 denti fissata su solo 4 impianti a carico immediato».
L’informatica come ha migliorato le cure dentarie?
«Oggi si sta diffondendo la chirurgia computer guidata - precisa il professor Favero (www.clinicafavero.it) -. Attraverso l’utilizzazione di scansioni Tac, posizioniamo gli impianti non solo con una precisione millimetrica, ma addirittura senza dover ricorrere ad estese incisioni gengivali. La chirurgia implantologica che deriva dall’utilizzazione di questa tecnica computerizzata messa a punto dalla Nobelbiocare, azienda leader svedese nel settore dell’implantologia, viene appunto denominata Flap less cioè senza tagli e permette di evitare le fastidiose suture che derivano dagli interventi chirurgici tradizionali. Grazie al software ed alle metodiche Cad-Cam Nobelbiocare è possibile realizzare ricostruzioni protesiche dall’adattamento perfetto e con un livello qualitativo, in termini di estetica e di materiali, mai precedentemente ottenuto».
Quali sono i problemi della implantologia italiana?
«Il successo in implantologia si basa su un binomio: qualità dei materiali ed esperienza dell’operatore. Nelle migliori cliniche si lavora con sistemi implantologici (Nobelbiocare) che sono riconosciuti a livello internazionale come i migliori sul mercato. Il paziente che si rivolge a centri specializzati ha la garanzia di qualità elevata sia per i materiali impiegate sia per le metodiche all’avanguardia».
Nei Centri veneti di alta specializzazione di implantologia quali sono le ricerche più innovative che si stanno svolgendo?
«Si affrontano a 360 gradi le problematiche inerenti l’implantologia osteointegrata. In particolare si studiano le tecniche chirurgiche minimamente invasive e di controllo del dolore intraoperatorio e post chirurgico. Nel settore della protesi si studia l’ottimizzazione nell’uso di materiali estetici, quali ad esempio la zirconia, per protesi di qualità sempre più elevate. Un altro settore di ricerca riguarda la gestione dei tessuti molli perimplantari con intervento di microplastica per il recupero della architettura gengivale originaria. Anche il mantenimento igienico degli impianti è un settore importantissimo». La riabilitazione totale della bocca è per molti un sogno irrealizzabile.
Quali azioni si possono intraprendere per rendere queste cure più accessibili?
«Nell'immaginario collettivo il dentista rappresenta ancora una figura carica di negatività. La paura, quasi ancestrale, per il dolore fisico persiste nonostante le moderne tecniche di anestesia che ormai garantiscono cure in assenza assoluta di sofferenza. Allo scopo di ridurre questa fobia si stanno diffondendo nella pratica clinica metodiche di assistenza come la sedazione profonda o la semplice sedazione cosciente».


Tra alcuni anni come cambierà l’odontoiatria?
«Assisteremo ad un raffinarsi progressivo delle tecniche mini-invasive che permettano di risolvere in maniera veloce ed efficace i problemi dei nostri pazienti. Il futuro della professione odontoiatrica vedrà la progressiva aggregazione dei dentisti in centri polivalenti».

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