L’offensiva riparte

Luigi Cucchi

Toyota, primo costruttore giapponese di auto, secondo nel mondo dopo Gm con oltre 9,2 milioni di unità, prosegue nella sua crescita. Il traguardo dei 10 milioni ormai non è lontano, soprattutto se si considera che è già stata decisa la costruzione di nuovi impianti produttivi in Nord America, Cina, India, Tailandia, Russia e Francia che porteranno a ben 41 il numero dei centri produttivi nel mondo. Il gruppo si sta preparando a una nuova offensiva di prodotto, decisa per conquistare la leadership assoluta. Il sorpasso di Gm potrebbe avvenire già entro l’anno, salvo novità sul fronte dell’alleanza tra gli stessi americani con Renault-Nissan.
Secondo quanto ha anticipato il presidente Katsuaki Watanabe in occasione dell’assemblea di bilancio, Toyota punta a far sì che entro la prima parte del 2009 le sue auto ibride (tecnologia dove è all’avanguardia) contribuiscano in modo significativo ai profitti dell’azienda. Obiettivo è venderne un milione entro il 2010 contro le attuali 500mila. La casa giapponese ha reso noto di averne consegnate più di 50mila in Europa da quando ha avviato la commercializzazione della Prius, 6 anni fa. Nel dettaglio, Toyota ha venduto 41mila Prius e circa 10mila tra Lexus RX 400h e GS 450h. Nel 2007 debutterà l’ammiraglia Lexus LS 600h.
Fino a oggi, lo sviluppo dell’ibrido ha comportato soprattutto costi elevati con buoni ritorni solo in termini di volumi di vendite, ma non tanto economici.
La rapida espansione di Toyota, passerà attraverso un ulteriore aumento del 6 % delle vendite mondiali. Sono quattro le famiglie di modelli che incidono per oltre un terzo sul totale vendite. Si tratta dell’inossidabile Corolla che sarà ancora ridisegnata entro pochi mesi, dei pick-up e dei Suv inglobati nell’«Innovative international motor vehicle» e prodotti in Tailandia, Sud Africa e Argentina; della Camry (soprattutto in Usa) e della Yaris–Vitz, pensata in particolare per l’Europa (è assemblata in Francia). Un ruolo più importante rispetto a quanto abbia fatto finora lo dovrà infine giocare il brand di lusso Lexus, ottimo in America, ma non ancora apprezzato in Europa e in Giappone. Nei giorni scorsi Toyota ha annunciato di aver rinviato di un anno il lancio della nuova generazione Corolla in America. Il modello, venduto in oltre 30 milioni di unità in 40 anni di vita, sarà introdotto negli States nella primavera 2008 (le vendite americane avvengono dopo quelle in Giappone e in Europa). È una decisione sorprendente considerando che da sempre (dal 1966) il ciclo di vita della Corolla è stato di 5 anni. Questa generazione durerà invece 6 anni essendo stata lanciata nel marzo 2002. Toyota ha giustificato il rinvio con il fatto che l’attuale Corolla sta andando a gonfie vele in Usa. Anche in Giappone è l’auto più venduta.

Nel frattempo Toyota cresce anche in Cina, dove entro il 2010 stima di incrementare le vendite da 200mila fino a circa un milione. Toyota ha già annunciato che intende sviluppare la propria rete locale di concessionari fino a quota mille. E ciascun dealer dovrà raggiungere l’obbiettivo di mille auto vendute.

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