L’officina è autorizzata se la fanno i nomadi

Officine fai date in piazza, posteggi in zona blu senza pagare. Tutto lecito se sei uno zingaro: è quanto si evicne dalla risposta che l’assessore alla sicurezza Francesco Scidone ha dato al consigliere comunale de «La Destra» Gianni Bernbò Brea. Il consigliere di minoranza aveva ripreso un intervento di un nostro lettore sulla situazione di piazza Rossetti alla Foce, per denunciare il degrado della zona e chiedere un pronto intervento da parte della amministrazione comunale. Il nostro lettore aveva scritto come la piazza, oltre ad «ospitare» il riposo notturno degli zingari ed anche i loro bisogni, fosse sede di una officina a cielo aperto con funzione a ciclo continuo.
Situazione ripresa nell’interrogazione di Bernabò Brea che chiedeva all’assessore spiegazioni sui mancati controlli da parte della polizia municipale: «La quotidianità a Genova ci presenta ormai la grande amarezza dei propri residenti davanti a degrado, indifferenza e illegalità protetta proprio dalle stesse istituzioni» tuona il consigliere del centrodestra nel documento.
La risposta di Scidone sembra non recepire le richieste del membro della minoranza in consiglio comunale visto che appare come una tutela agli abusivi di piazza Rossetti: «In piazza Rossetti siamo intervenuti con sopralluoghi e controlli da parte del personale della sezione Foce - spiega Scidone -. Sono state elevate diverse sanzioni riguardanti veicoli in sosta sprovvisti di assicurazione e si è provveduto alla rimozione di veicoli in stato di abbandono. Nella piazza Rossetti si è appurata la presenza di zingari che, come verificato, trattasi di cittadini di nazionalità italiana». Nessuno sembra aver sindacato sulla nazionalità di chi bivacca nelle aiuole, ma della mancanza di decoro che questa zona vive.

Fa restare ancora più perplessi la considerazione fatta dall’assessore comunale in relazione alla richiesta di chiarimenti sulle officine improvvisate in via Beccati, a due passi dalla piazza: «Persone presumibilmente di etnia rom svolgono lavori di meccanica su veicoli in loro possesso» scrive Scidone, come se fosse normale che una via venga trasformata in una officina a cielo aperto.

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