L’ombelico del mondo tra Oriente e Occidente

L’ombelico del mondo tra Oriente e Occidente

La soluzione è nella più sensuale delle «mosse». Loro sono odalische, tutte veli e intrigo alla Sherazade, ma masticano l'americano che più yankee non si può. Lo scontro di civiltà lo hanno già risolto, metabolizzato e rielaborato in una serie di movenze che mettono d'accordo Oriente e Occidente, togliendo ad entrambi il fiato.
Arrivano stasera in Italia e si fermeranno solo due giorni a Milano, sul palco del Teatro Smeraldo, per poi tornare in Lombardia il 16 aprile al teatro di Varese e il 19 al Creberg di Bergamo. Sono le Bellydance Superstars, quindici danzatrici del ventre, born in the Usa, che daranno vita a Babelesque, titolo evocativo per uno show da mille e una notte, dove il canone del Belly dancing - l'ondeggiare del ventre - si coniuga con le lusinghe di jazz, cabaret e ritmi tribali provenienti da tutto il mondo.
L'idea di provare ad amalgamare atmosfere orientaleggianti ad elementi tipici del musical occidentale venne nel 2003 a Miles Copeland, impresario musicale ex manager di Sting e dei Police. Il rock l'aveva nel sangue, ma in gioventù al seguito del padre che lavorava per la Cia, ha vissuto a lungo in Medio Oriente dove a Roxanne e Message in a bottle preferivano tutt'altra musica. Copeland ha fatto tesoro di tutto questo, e dopo una carriera all'ombra di Mister Sumner, cinque anni fa ha lanciato le sue Superstars nel festival itinerante americano Lollapalooza. Un successo. Seguono tournée che sembrano vere e proprie campagne di conquista: 55 città in 62 giorni è la media da seguire. Le Bellydance Superstars diventano la prima compagnia itinerante al mondo di danzatrici del ventre. A quel punto si dischiude loro un regno vero: quello del Principato di Monaco, dove restano tre mesi ospiti fisse al casinò di Montecarlo: lo stesso principe Alberto le ha spesso applaudite, restandone incantato. E poi di nuovo daccapo, a spasso per il mondo al ritmo magnetico di questa danza fusion.
Babelesque piace perché parla davvero «in tutte le danze» del mondo: putu polinesiano? Eccolo servito. Costumi e glamour da samba? Anche. Un poquito de flamenco? Si, ma dopo lo yoga e prima della break dance. In due ore di spettacolo si assiste ad un florilegio antologico del meglio delle danze del nostro pianeta. Ad accompagnare le esibizioni delle artiste, un gruppo di ballerini provenienti da Brasile, Argentina e Stati Uniti, mentre le musiche dello spettacolo comprendono brani di Hakim, Oojam e del percussionista Wassan Pharaoon.
Adoré, Jillina, Sonia, Petite Jamilla e Sharon sono alcune delle danzatrici più apprezzate e stimate: i loro workshop in giro per il mondo registrano il tutto esaurito e hanno il pregio di essere davvero bipartisan. Fra le iscritte si annoverano artiste curiose e casalinghe più o meno disperate, integraliste del fitness, puriste della danza.

Ma le odalische di Babelesque sono anche coreografe di se stesse: Jillina ricopre il ruolo di direttore artistico della compagnia e alcune delle danze portano la firma di altre ragazze. Loro in cima alla torre di Babele sono arrivate: e con musica e danza hanno messo d'accordo tutti.
Babelesque
Teatro Smeraldo
piazza XXV Aprile
stasera alle 20.45
domani alle 16
Tel 02 -2900 6767

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