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L’omofobia interessa più del Papa

Tre quarti d'ora per dividersi, ancora una volta, su un fatto etico come la solidarietà al papa per il caso alla sapienza di Roma. E dopo mesi dal fatto accaduto. Un paio d'ore per essere solidali con l'organizzazione della giornata contro l'omofobia del 17 maggio. Stavolta con sorprendente anticipo, e in fretta e furia, sugli eventi. Alla fine il consiglio provinciale di Genova ha approvato i due documenti, ma con toni alti e spaccature della sinistra, a volte anche con pugni sui banchi come quelli del consigliere di An Claudio Muzio. Certo, a pochi giorni dalla visita del Sommo Pontefice in Liguria non è proprio un bel biglietto da visita. Anche se i temi della libertà di pensiero e di parola e quello dei diritti della persona sono delicati e importanti, stupisce come per uno ci siano voluti mesi di attesa, per l'altro soltanto un giorno. Ma tant'è. Il primo era stato presentato dal centrodestra. Il secondo dal centrosinistra. Non è tutto. Stupisce anche come la questione Papa alla Sapienza, finalmente discussa, non abbia trovato alcuna anima concorde all'unanimità in provincia. Con quella della sinistra, poi, che si è nuovamente spaccata in due. Risultato: se il povero capogruppo Paolo Bianchini del pdl ha tolto la polvere alla sua mozione sperando in una formula comune di solidarietà a benedetto XVI, la sinistra ne ha presentate, all'ultimo minuto altre due. Quella del capogruppo del pd Gabriele Gronda e quella di Alberto Corradi dei comunisti italiani che fa parte della sinistra arcobaleno, firmata anche da Alessandro Benzi di rifondazione e da Angelo Spanò dei verdi. Votazione: passa soltanto quella del pd con 15 si, 11 no, 6 astenuti. Quella del centrodestra riceve 21 no e 14 si. Quella della sinistra arcobaleno prende 7 si, 12 no e 14 astenuti.
«La mozione del centrodestra - spiega Gronda - era incompleta e demagogica. Ci aspettavamo un minimo di oggettività». «È triste che dopo tutto questo tempo - ribatte Bianchini - e alla vigilia della visita del papa il centrosinistra a Genova non sia in grado di avere espresso insieme a noi un documento comune di solidarietà a Benedetto XVI. Le polemiche che hanno svilito la mozione del pdl sono state soltanto strumentali».


«È una vergogna che una pratica ferma da mesi su un delicato argomento etico - dice Renata Oliveri - si sia discussa così tardi e che la sinistra abbia fatto polemiche». «È stato grave non condividere - dice il capogruppo di An Giuseppe Rotunno - col centrodestra un semplice e obiettivo documento di solidarietà al papa alla vigilia della visita a Genova».

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