RomaLonda non era affatto uno tsunami. Davanti alle urne gli studenti universitari hanno scelto con chi schierarsi e, dai primi risultati, il centrodestra sembra uscire vincente dalle elezioni dei rappresentanti studenteschi alla Sapienza di Roma, dimostrando che chi manifestava contro la riforma Gelmini in realtà era una minoranza. Azione universitaria, vicina ad An, è risultata tra le prime tre liste della competizione elettorale, conquistando il consiglio damministrazione e il senato accademico, dopo Vento di cambiamento, vicino al rettore Luigi Frati, e a Mondo Sapienza, degli studenti cattolici. Soltanto al quarto posto Sapienza in movimento, che fa riferimento al centrosinistra. Mentre rischia di rimanere fuori dal senato accademico la lista dei Collettivi studenteschi.
Esulta Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione universitaria: «Abbiamo preso più voti delle liste di sinistra che animavano londa. Gli studenti sono più svegli di quanto speravano i collettivi e la sinistra intera. Una valanga di destra ha seppellito londa. Dai risultati emerge chiaramente il rifiuto degli studenti per le proteste guidate dai baroni e dai collettivi». «La débâcle della sinistra universitaria - commenta Matteo Petrella, presidente romano di Azione universitaria - dimostra il reale peso del movimento di questo ultimo mese, in piazza sono scesi gli studenti strumentalizzati. Gli studenti liberi hanno parlato, scegliendo nella cabina elettorale da che parte stare, con chi da sempre difende unicamente i loro diritti contro sprechi e baroni». I dati sulla partecipazione alle elezioni universitarie per il ministro della Gioventù Giorgia Meloni «dimostrano chiaramente che i ragazzi italiani hanno a cuore il loro diritto allo studio e intendono davvero cambiare il mondo delluniversità e della ricerca». «La sconfitta evidente di chi ha tentato di strumentalizzare la protesta - afferma il ministro - e la chiara affermazione delle liste di centrodestra, provano che la maggioranza degli studenti condivide le iniziative intraprese sinora dal governo e non si fa convincere dalle troppe mistificazioni messe in atto dallopposizione in questi mesi». Così il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: «Le agitazioni sono solo strumentali, manovrate da minoranze disperate e nulla di più» perché «i numeri confermano che la sinistra semina odio e menzogne, ma non ha consensi».
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