Stavolta sembrano tutti daccordo. Se continuerà così potrebbero scrivere la nuova bozza di risoluzione già la prossima settimana e votarla prima della fine del mese. Il capodanno iraniano del prossimo 21 marzo potrebbe, insomma, venir seguito da una nuova raffica di sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Linconsueta intesa tra i rappresentanti dei «cinque più uno», i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza più la Germania, è stata confermata dal ministro degli Esteri francese Philippe Douste Blazy. «Sullimpianto della nuova risoluzione cè un pieno accordo», ha detto Douste Blazy commentando la conferenza telefonica tra i rappresentanti di Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania, Russia e Cina tenutasi ieri.
Se anche la nuova riunione telefonica prevista per oggi non evidenzierà differenze insanabili la scrittura della nuova bozza di risoluzione comincerà, secondo fonti statunitensi, già la prossima settimana. Il ministro degli Esteri francese ha chiarito che le nuove sanzioni, benchè più severe di quelle approvate lo scorso dicembre, continueranno a venir governate dallarticolo 41 della carta delle Nazioni Unite e non prevederanno quindi misure militari in caso dinadempienza. Con tutta probabilità quelle sanzioni, destinate a colpire i commerci con la repubblica Islamica imponendo il taglio di tutti i crediti allesportazione, finiranno con il metter in estrema difficoltà il nostro Paese.
Costantemente al primo o al secondo posto negli scambi commerciali con lIran, lItalia potrebbe veder severamente ridimensionati una serie di importanti investimenti nel settore energetico e dover rinunciare a consistenti esportazioni. Le misure per colpire i commerci con lIran, fortemente volute dagli Stati Uniti, condizioneranno molto meno i fiorenti scambi in armi, petrolio e tecnologia con Russia e Cina condotti non attraverso industrie private, ma attraverso aziende di stato. Proprio la natura di queste nuove sanzioni assolutamente ininfluenti, se non favorevoli, per Russia e Cina avrebbe spinto i due grandi alleati di Teheran ad agevolare il cammino della nuova bozza. Quella bozza, nellintento degli Stati Uniti, punta a dividere il regime iraniano spingendo i gruppi più moderati ad accettare un congelamento della ricerca nucleare e lavvio di un negoziato.
La richiesta di nuove sanzioni è arrivata dopo il mancato rispetto dellultimatum di 60 giorni per la sospensione dellarricchimento delluranio fissato a dicembre dal Consiglio di Sicurezza.
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