(...) Ho parlato di quattro gatti perché numericamente tali sono. Allo stillicidio di cortei studenteschi hanno partecipato 400 manifestanti su 150 mila studenti ovvero lo 0,2%. E certi comportamenti violenti sono dunque una dittatura della minoranza. Sei mesi fa paventavo che, complice la crisi economico-finanziaria, si sarebbero potute innescare nuove spirali di violenza. E chiedevo di disattivare quei centri sociali che si comportano come fiancheggiatori dell'eversione anarco-insuerrezionalista. Nel marzo scorso un semplice banchetto di Azione universitaria per un accesso controllato nell'ateneo aveva scatenato rappresaglie alla facoltà di Scienze Politiche di Milano. Alimentato dai soliti attempati autonomi adusi a infiltrarsi impunemente nelle aule dell'università così come fanno nei cortei, solo per creare disordini. L'atto di impedire il libero esercizio delle proprie idee attraverso gli strumenti dell'intimidazione, delle minacce e degli insulti è insomma una costante. Così come quello della prevaricazione dell'esproprio proletario, del «diritto a non pagare il conto sennò la facciamo pagare a te».
Delle malefatte impunite dei centri sociali abituati a doppie e triple morali e a inseguire le false verità propugnate da «cattivi maestri» il mondo politico milanese se ne è accorto ampiamente ed è anche stufo. Chiediamo a chi compete il rispetto della legge di intervenire. Prima che il sasso che sta da tempo rotolando diventi una valanga inarrestabile.*vicesindaco di Milano
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