Materie prime sotto tiro per i timori di un aumento dei tassi di interesse e di un rallentamento del ciclo economico. LOrso si è fatto sentire soprattutto sui metalli dei base, quali rame e zinco, nonché sul greggio.
Ben diversa la situazione dei metalli preziosi sostenuti dal calo delle Borse e, soprattutto, dai nuovi segnali di deprezzamento del biglietto verde. Così, in mezzo alla bufera, il metallo giallo è rimasto saldo con il fixing che ieri ha segnato 652 dollari loncia.
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