Lötschental, la valle per scoprire il lato «selvaggio» della Svizzera

Lötschental, la valle per scoprire il lato «selvaggio» della Svizzera

«Era il 2002 e mi innamorai perdutamente di questo posto» Ricorda Karin, natali tedeschi e savoir-faire francese. Il luogo si chiama Lauchernalp, a 2000 m, e si affaccia su Wiler, villaggio della Lötschental, la valle più autentica e immersa nella natura del Vallese. Di fronte l'imponenza del Bietschhorn (il Re del Vallese) che, con i suoi 3.934 m, è una delle montagne più alte delle Alpi Vallesane. «Fu allora che decidemmo di costruire Virtus, uno chalet proiettato all'esterno con 270 mq di vetrate» prosegue Mario Locatelli, marito di Karin, che qui ne ha poi realizzati 27 (tutti con immense superfici in vetro) e ha in corso d'opera un cantiere con un nuovo resort di appartamenti con gestione alberghiera. Amore a prima vista. Ma in questa stazione sciistica, dove si scia per 55 km di piste battute e non, il colpo di fulmine è un dato di fatto. E' successo anche a Richard, di Cape Town, che ha acquistato uno chalet dove trascorre le vacanze invernali con moglie e 4 bambini (dai 9 anni ai 6 mesi) che qui hanno iniziato a sciare grazie all'ottima scuola locale. «Il viaggio è lungo ma ne vale la pena» dice. «Come l'ho scoperto? Me ne hanno parlato gli amici». Il passa parola fa il giro del globo.
Un'oasi ad alta quota con circa 1800 posti letto in una stazione sciistica che si raggiunge con una funivia dal villaggio di Wiler, dove capita di sentire solo i motori del gatto delle nevi e di un paio di motoslitte. Il resto è natura. Con un punto panoramico che assicura una vista emozionante su 40 vette che superano i 4000 m (ancora più spettacolari se viste dal cielo con gli elicotteri di www.AIR-ZERMATT.ch). Montagne che fanno parte del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, insieme alla Jungfrau e al ghiacciaio dell'Aletsch, il più grande d'Europa, con punte di profondità che arrivano ai 900 m. Immobilità e maestosità vestite d'azzurro. La svolta è arrivata dalla cabinovia dell'Hockenhorngrat: realizzata nel 2003, a 3111 m offre un panorama mozzafiato sull'Oberland Bernese e, poco più giù, sulle 40 vette. Un paradiso anche per i free rider che possono contare su piste non battute e sicure dove la neve sembra velluto o seta a seconda dell'incidenza dei raggi solari. Sì, perché questa valle esposta da nord-ovest a sud-est assicura neve e sole per tutto l'inverno, che qui termina a fine aprile.
A Lauchernalp non c'è vita mondana, ma momenti conviviali tra amici. Anche se comunque ci sono sei ristoranti in quota, un negozio per l'affitto dell'attrezzatura e uno spaccio. Ma con una connessione internet la spesa si ordina da coop@home e nel giro di 48 ore arriva tutta imballata, surgelati compresi. Siamo nell'Alto Vallese a Lötschental, una valle che fino al 1912, data di fine lavori del Lötschberg tunnel, rimaneva isolata per 4 - 6 mesi l'anno. Una condizione che ha preservato i villaggi di Ferden, Kippel, Wiler e Blatten da qualsiasi contaminazione turistica. Il passato qui vive nel presente in una dimensione familiare che preserva valori antichi. Come quelli del carnevale: il Tschäggättä, maschere che incutono paura, realizzate in legno di pino da due artigiani e vestite con pelli di pecora e campanacci, che hanno il compito di scacciare lo spirito dell'inverno.
Se poi capita di vedere la luna sorgere dal ghiacciaio del Lötschenlücke, che collega Lötschental con il ghiacciaio dell'Aletch, il gioco è fatto. La montagna qui sa «parlare» anche agli animi più stressati, invitandoli alla contemplazione. Senza dimenticare che la valle offre 50 km di sentieri invernali e 24 per lo sci da fondo. Un piccolo mondo a se stante che assicura, anche d'estate, momenti straordinari. Come nella Fafleralp alla fine della valle: una sorta di «Heidilandia» con il sentiero delle leggende che racconta storie antichissime. Sospesa nel tempo ma facilmente raggiungibile: le auto sono trasportate in treno da Iselle lungo il tunnel del Lötschberg, mentre in treno da Milano basta cambiare a Briga, prendere un postale e la funivia a Wiler (in totale solo tre ore). Niente paura se le coincidenze sono strette: siamo in Svizzera!
Per dormire gli chalet di www.homeinwiler.

net, e quelli dei suoi clienti che li mettono a reddito, grandi vetrate, legno, pietra e ogni confort, vengono affittati a settimana (da 1300 franchi, circa 1050 euro, a 3000 franchi, circa 2425 euro, da un minimo di 4 posti a un massimo di 12, spese pulizia e tassa soggiorno escluse). Per ulteriori informazioni: www.loetschental.ch. Sul Paese: www.myswitzerland.com.

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