L’Udc scarica Penati: «Libertà di scelta oppure con Podestà»

Trattative febbrili a Milano in vista del ballottaggio. Una consistente pattuglia di esponenti dell’Udc ha visto i candidati alla Provincia, Guido Podestà e Filippo Penati. E alla fine ha deciso di rimandare la decisione di lunedì, dopo che i vertici del partito torneranno a riunirsi a Roma. Quel che è certo è che non ci sarà alcun sostegno a Penati. Le opzioni aperte restano due: libertà di voto o sostegno aperto (anche se non sancito dall’apparentamento) al candidato Guido Podestà.
«Se a Milano si lascia libertà di voto, gli elettori sceglieranno il centrodestra» ragionano i collaboratori di Casini.

Ma le indicazioni contraddittorie a livello nazionale, con il partito schierato un po’ a sinistra e un po’ col Pdl, rischiano di rendere inutile un appello alla “libertà di coscienza” o un passaparola tra gli iscritti. «Ci aspettiamo una dichiarazione di voto a favore forte o un programma sottoscritto in comune» spiega il candidato Podestà. «Governiamo con loro e con la Lega da tempo, sia quando era sindaco Gabriele Albertini (...)

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