
Grosse novità per quanto riguarda i voli e gli aeroporti italiani. All’imbarco dei voli nazionali e verso i Paesi dell’area Schengen non è più necessario esibire al gate un documento di identità oltre alla carta d’imbarco. La novità è stata riportata dal Corriere della Sera, che cita una disposizione dell'Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) che segue l'approvazione del ministero dell'Interno.
L'Enac, infatti, ha aggiornato il "programma nazionale per la sicurezza dell'aviazione civile", stabilendo che il vettore aereo sarà responsabile di verificare, al momento dell'imbarco, la corrispondenza tra il nominativo del passeggero sulla carta d'imbarco e il documento d'identità, con un semplice riscontro visivo. Come si legge nel documento, infatti, il “vettore aereo è responsabile della verifica al gate, all’atto dell’imbarco, della concordanza tra il nominativo del passeggero riportato sulla carta d’imbarco con quello risultante da un documento di identità, previo riscontro visivo dell’identità del passeggero”.
Una novità che potrebbe far pensare a una diminuzione della sicurezza. Niente affatto. Secondo la direzione generale dell’Enac, la mancata applicazione della verifica della concordanza non compromette un adeguato livello di sicurezza in quanto garantito dall’applicazione delle specifiche misure di sicurezza previste per lo screening del passeggero, come prescritto dalla vigente normativa dell’Unione europea. La prima prova generale di questa novità è stata compiuta per il volo Ryanair Bergamo-Minorca del 6 luglio scorso: al gate non è stato chiesto loro di mostrare carte d’identità o passaporti.
Sui voli nazionali e verso i Paesi dell’area Schengen, lo spazio che consente la libera circolazione di oltre 450 milioni di persone basterà quindi solo la carta d’imbarco. Per i voli extra Schengen, invece, resteranno i controlli ordinari dei documenti.