Paola Setti
La Democrazia cristiana è già qui, corso Torino 19 interno 2 scala B per la precisione, la sede ligure si inaugura domani alle 19, presenti il segretario regionale Salvatore Granvillano e il segretario nazionale Angelo sandri. Solo che cè centro e centro, oppure, per dirla con il senatore dellUdeur Egidio Pedrini, «per il momento ci sono tanti centrini, ognuno con un vaso sopra». È la grande corsa a occupare quello spazio già fin troppo affollato che sta fra la destra e la sinistra, che la nuova legge elettorale darà il liberi tutti dopo le elezioni politiche del 2006, «non cè più il voto di preferenza il che significa che vince la partitocrazia» ha detto ancora Pedrini ieri al Senato, unico fra i parlamentari liguri ad aver preso la parola sul proporzionale. Di fatto, tutti si organizzano e tutti allurlo di: «Siamo noi gli unici detentori del grande centro». Lultimo è stato lUdeur. Che laltro ieri in Regione ha annunciato un sodalizio di ferro con la lista Gente della Liguria in vista delle prossime amministrative in Liguria. E che ieri in Comune ha annunciato la costituzione di un coordinamento metropolitano e di una scuola di formazione politica per i giovani, che gli ex diccì son tutti dei giovincelli di 80 anni ormai e invece cè bisogno di menti freshe.
Potenza del centrismo che avanza, ad annunciare la nascita del nuovo centro democratico che vuol ridare identità ai cattolici e riaprire il confronto con i laici cerano due figure quanto più distanti come Salvatore Cosma, ex comunista ex diessino sansiano ex dipietrista, e il professore Filippo Peschiera che è nato e morirà democristiano. Dicono che «lUdeur è lunico partito italiano che ha dato risposta allesigenza dellunità politica dei cattolici». Precisano che no, non è rifondare la Dc lobiettivo, perché il contesto storico e sociale è cambiato. Questa, annunciano, «è la sfida dellunità dei cattolici che irrompe nel sistema politico italiano». Perché i partiti cercano i cattolici nella caccia al voto e poi entrano in rotta di collisione con loro subito dopo, impreparati ad accogliere la richiesta di dialogo della Chiesa, il referendum sulla procreazione assistita che ha spaccato il sistema politico docet. E perché i prossimi decenni saranno occupati da due soli temi che andranno risolti: la manipolazione genetica e la banalizzazione del sesso con conseguente sgretolarsi della famiglia. Loro apriranno il dialogo con tutti, dalla Margherita ai Ds a Gente della Liguria fino alla destra sociale di An. Chiedono il ritorno alla politica con la maiuscola, quella che si basa sullidentità e perciò non ha paura di affrontare alcun tema, dallaborto alla Tav, quella in cui i cattolici, uniti, sanno dialogare con i laici.
Ma poiché la politica è qui e ora, lanciano un avvertimento allUnione: «Lo strapotere di Ds e Margherita deve finire, il partito democratico che verrà non potrà soffocare i partiti minori». Non cè pari dignità, lamentano, il che «è un rischio per lintero Paese». Sarà un centro illuminato, progressista, portatore di valori, dicono. In attesa che i giovani aderiscano.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.