Era il 3 aprile e Massimiliano Costa, vice presidente della Regione Liguria disse: «Entro due mesi faremo una legge regionale per la famiglia».
Era la scusa per bocciare una mozione di tutta lopposizione che, presentata da Franco Orsi di Forza Italia, metteva a nudo le discriminazioni subite da chi aveva scelto di farsi una famiglia «tradizionale», di quelle «fondate sul matrimonio» che pure la Costituzione impone di «agevolare». La «scusa» era servita a respingere, seppur con pochi voti di scarto, quella mozione. (...)
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