Linea durissima contro il calcio-scommesse. Maggior collaborazione con le autorità politiche e obbligo per calciatori, allenatori e dirigenti di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione. In caso contrario, le pene possono arrivare fino alla squalifica a vita. Lesecutivo Uefa, riunito a Nyon, ha modificato i propri regolamenti per intensificare la lotta contro le gare truccate. «I nostri organi disciplinari potranno cooperare più strettamente con le la polizia e le autorità politiche in caso di sospetti» ha dichiarato il segretario generale dellUefa Gianni Infantino. «Abbiamo anche inserito lobbligo per i giocatori e tutti i membri di club di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione». Chi non lo farà, potrebbe incorrere in una squalifica a vita, come auspicato giovedì scorso dal presidente dellUefa Michel Platini. Anche se, a sera, l'Uefa precisa: «Le nuove norme disciplinari non includono alcuna squalifica a vita per le partite truccate».
«LUefa ha già squalificato a vita due arbitri per non aver riportato una proposta di corruzione. Con le nuove regole, anche tutti gli altri componenti del calcio rischiano lo stesso» ha affermato Infantino. Nel nuovo regolamento è anche precisato che se un club è sanzionato al termine della competizione (o dopo una delle fasi) non si rigiocheranno le gare incriminate. «Ovviamente, se un club è riconosciuto colpevole di corruzione, gli si potrà togliere il trofeo a posteriori. Se la corruzione per una gara di girone della Champions League è avverata dopo la suddetta fase, il club colpevole verrebbe escluso» ha spiegato Infantino.
Sul fronte dellinchiesta di Cremona, il gip di Cremona Guido Salvini ha disposto gli arresti domiciliari per Marco Paoloni: il 27enne ex portiere della Cremonese e del Benevento non si recherà però a Civitavecchia, dovè residente, ma resterà in un suo appartamento a Cremona ai tempi della sua militanza nella squadra grigiorossa. «Sono stati 17 giorni duri, ora mi sento più sollevato. Voglio solo vedere mia moglie e mia figlia», le sue parole alluscita dal carcere di Cà del Ferro. Lei si sente innocente? Gli è stato chiesto. «Questo lo deciderà chi di dovere - ha risposto -. Ora voglio solo vedere moglie e figlia».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.