L’ultima follia del suo molestatore: un detective per «schedare» i vip

Nel verbale di fine perquisizione redatto a casa dell’ultimo (presunto) molestatore di Michelle Hunziker, il 23 giugno scorso gli agenti della polizia postale elencano uno ad uno gli elementi di prova rintracciati: «Biglietti aerei per la tratta Milano-Cagliari, andata e ritorno» e soprattutto una fitta «corrispondenza intrattenuta con un investigatore privato di Milano attraverso il quale Francesco S. ha ottenuto le informazioni di suo interesse, ricevute di svariati hotel» oltre a vari «appunti e lettere» d’amore indirizzate alla Hunziker. Sorprese sono saltate fuori proprio dai carteggi dei detective assoldati: una serie di schede personalizzate su personaggi dello spettacolo (la stessa Michelle e Ramazzotti, Martina Colombari e l’ex calciatore Billy Costacurta oppure la cantante Giuditta Marie Guizzetti) con all’interno informazioni delicate e riservatissime. Dall’ubicazione delle abitazioni alle frequentazioni abituali degli interessati, eppoi codici fiscali, partita Iva, numeri di telefono (fissi e mobili) descrizione degli immobili, luoghi di vacanza e di lavoro. Prendiamo Martina Colombari, moglie dell’ex difensore del Milan, Billy Costacurta: nome, cognome, data di nascita, anagrafe dei familiari, frequentazioni a Riccione (casa dei genitori) indicazioni di mansarde avute in affitto, e persino una minuziosa descrizioni della madre («così giovane da sembrare la sorella maggiore di Martina»). Stesso dicasi per Costacurta, radiografato da cima a piedi.
Nella perquisizione disposta dalla procura di Milano, però, si è puntato molto sulla scheda intestata a «Michelle Yvonne Hunziker» rinvenuta nel salotto del presunto stalker. Anche qui riferimenti alla «figlia Aurora Sophie, nata a Sorengo (...)» e sul conto di Ramazzotti («abita in via (...) immigrato in Milano in data 23 gennaio 1987 proveniente da Fara Sabina, attualmente risulta residente anagraficamente da solo in Milano, in via...»). Descrizioni approfondite, ovviamente, sul conto di Michelle.
Un’altra scheda sequestrata riguarda Giuditta Maria Guizzetti, alias Yu Yu, «nata a Parigi il 2 maggio 1976, ex hostess di una società aerea, già intestataria di una lancia Y, risultata avere residenza anagrafica a Bergamo». Sull’artista diventata famosa con la canzone Mon petit garçon i particolari riservati si sprecano. Ma l’attenzione degli investigatori privati si sofferma pure su ragazze sconosciute, in gran parte originarie di Cagliari, città dove il presunto molestatore di star vive e concentra gli sforzi - secondo l’ipotesi della procura di Milano - per importunare nel modo più sofisticato possibile i suoi obiettivi.
Tra i non vip spicca una certa Valentina D. «nubile, nata e residente a Cagliari, codice fiscale (...) che ha acquistato, come prima casa, un immobile dal valore di 230mila euro in via (...) risultata intestataria di autovettura di tipo Smart» eccetera eccetera. Oppure Giulia C.

sul cui conto «non sono state compiute ricerche per conoscere se ha già avviato una attività o è ancora alla ricerca di un posto fisso».
Sul perché Francesco S. avesse tutte queste schede personalizzate, è facile intuirlo. Ma se abbia usato queste informazioni per molestare persone note e meno note, è ancora tutto da dimostrare.

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