Altro che alleanze future, il centro sinistra anche in Liguria sembra sempre più un miraggio. Dopo gli strappi al centro con Italia dei Valori e i reduci nel gruppo dellUlivo che alzano il tiro con Marta Vincenzi e la costringono a rinviare la variazione del bilancio, da sinistra è il partito dei Comunisti italiani che vuole far sentire la propria voce e chiede un confronto con il sindaco per aggiustare il tiro sul programma a poco più di un anno dallinizio del mandato. «È vero che siamo in giunta, ma non a tutti i costi- ricorda il neo segretario provinciale Roberto Delogu-. Aspettiamo da quindici giorni di avere un incontro con il primo cittadino a cui vogliamo chiedere impegni precisi su temi precisi come quello dellAuthority comunale che costerebbe sessantamila euro lanno e non serve a nulla». Ma lattacco al sindaco è anche sul ruolo del consiglio comunale che i comunisti ritengono ormai esautorato dal suo ruolo. Problemi anche con il presidente della Provincia Alessandro Repetto «con il quale ci siamo già confrontati e le posizioni rimangono distanti» e qualche malumore anche per quello che riguarda i rapporti con il Pd in Regione, «se ci fossi stato io- chiarisce Delogu- dopo il 13 aprile avrei lasciato che Burlando si prendesse lUdc e sarei uscito dalla maggioranza».
Il Pdci ha deciso di lavorare a stretto giro con Rifondazione e al momento i due partiti non escluderebbero di candidarsi da soli se si votasse domani per le amministrative, «è finito il tempo delle alleanze obbligate, ci confronteremo sui programmi e non sui posti in giunta.
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