da Milano
Costretto a vendere i gioielli di famiglia per far quadrare i conti, lateneo di Firenze annulla la cerimonia di inaugurazione dellanno accademico per protestare contro la Finanziaria. E a fianco del rettore Augusto Marinelli, che ha deciso liniziativa, si schierano politici di entrambi gli schieramenti. Oltre che la stragrande maggioranza del mondo universitario fiorentino. Insomma, le maggioranze cambiano ma i problemi dellaccademia restano gli stessi. E le proteste assumono forme sempre più eclatanti.
Il pareggio di bilancio dellateneo, scrive Marinelli, «è stato raggiunto con la vendita della villa la Quiete delle Montalve alla Regione Toscana». Ma le ristrettezze economiche, sottolinea il rettore, pongono «un problema che deve essere affrontato e risolto a livello nazionale». Quindi, prosegue, «ritengo che non sia appropriato celebrare ufficialmente. Con questo «gesto simbolico» il responsabile dellateneo fiorentino vuole «segnalare la preoccupazione per il futuro dellUniversità» e «lanciare un pressante invito al governo, perché metta in agenda al più presto i problemi dellUniversità e della ricerca». «Comprensione e solidarietà» arrivano da Giuseppe Valditara, responsabile scuola e università di An, che sottolinea che «il governo dimostra di fare esattamente il contrario di ciò che predica». Rincarano la dose altri esponenti dellopposizione. Il senatore di Forza Italia Paolo Amato dice: «Il rettore di Firenze ha sfiduciato il governo Prodi». E Giovanni Donzelli, presidente di Azione universitaria e consigliere comunale di An a Firenze, attacca il ministro Fabio Mussi: «Non ha competenza né interesse per luniversità».
Ma sulla stessa lunghezza donda di Valditara si mette Roberto Poletti, capogruppo dei Verdi alla commissione Cultura della Camera. «Solidarietà al rettore - dice -. Un governo di centrosinistra deve caratterizzarsi per il rilancio della ricerca e dellistruzione».
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