Amico di Sartre e di Simone De Beauvoir, di Raymond Queneau e di Jeanne Moreau, nella Parigi degli esistenzialisti era un mattatore senza eguali. Stiamo parlando di Boris Vian, uomo tanto amato e rispettato quanto odiato, osteggiato, vituperato, incriminato a torto e risorto dalle ceneri della cultura come una fenice. Artista poliedrico, musicista jazz sopraffino, paroliere schietto, scrittore romanziere anticipatore di quegli stili americani che tanto colpirono l'immaginario collettivo, Vian è un personaggio affascinante come gli eroi dei romanzi noir, un romantico Philip Marlowe che si aggira per le strade di Parigi, l'amico tra il geniale e il balordo che ti trascina alle feste per suonare un pezzo jazz e strappare la ragazza più bella della serata al suo fidanzato geloso. Ed è proprio nella serata di questo capodanno, a cinquant'anni dalla sua morte, avvenuta a soli 39 anni, che il Teatro alla Tosse ha deciso di rendergli omaggio nel suo tradizionale spettacolo con Gala De Musique de Boris Vian. Giovedì 31 alle ore 22,30 il pubblico di capodanno entrerà in una sala di teatro trasformata nel vecchio studio di Radio La Nouit dove è in programma una trasmissione in cui Vian è l'ospite d'onore. Ma lui provocatorio e trasgressivo non sarà puntuale al suo appuntamento e ad intrattenere il pubblico sarà il presentatore radiofonico (interpretato da Pietro Fabbri), che prenderà tempo raccontando con la musica e le poesie l'artista francese. Ecco allora un susseguirsi di avventure bizzarre e battaglie rocambolesche. E poi il jazz, una passione esercitata con la fedele amica tromba nei club di Saint-Germain.
Ed è a questa passione che la festa spettacolo della Tosse rivolge una particolare attenzione facendo esibire l'Azeta Jazz Trio in alcune delle canzoni più belle dell'artista.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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