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L’uomo più potente dopo George e Cheney

Karl Christian Rove, 55 anni, originario del Colorado ma vissuto a lungo nel Texas, è il consigliere più ascoltato del presidente George W. Bush. Il Presidente lo aveva chiamato due anni fa perché si occupasse della strategia elettorale che portò alla sua rielezione. La campagna di Bush costò 150 milioni di dollari, la cui gestione fu affidata a Rove, considerato uno stratega elettorale senza rivali. Dopo di allora, Bush ama definire il consigliere: il mio «boy genius» («ragazzo geniale»). Alla Casa Bianca Rove gode di un’influenza enorme e indiscussa, tanto che viene considerato l’uomo più potente dopo lo stesso Bush e il suo vice Cheney. Ben poco accade alla Casa Bianca senza il suo assenso. Tra i suoi compiti c’è stato quello di consolidare il predominio della Casa Bianca sul Congresso e sulla Corte Suprema.

Ora Rove, rivelando il nome di una agente segreta della Cia (la cui identità è garantita dalla legge sulla sicurezza nazionale), è incappato in un infortunio, se non legale, certamente politico, che getta discredito sull’immagine.

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