L'urna di Nyon manda la Sampdoria sull'altra sponda dell'Adriatico. Si chiama Haijduk Spalato l'avversario dei blucerchiati nel secondo turno preliminare della coppa Uefa. Ambiente molto caldo quello di Spalato e contesto calcistico di tutto rilievo considerato che, a livello nazionale, lo score è già di 8 campionati croati a cui si devono aggiungere i 9 vinti in Jugoslavia. I doriani avranno il vantaggio di giocare la prima delle due sfide fuori casa, il 16 agosto. Il ritorno è fissato a Marassi il 30 agosto, quattro giorni dopo l'esordio in campionato a Siena. La realtà del calcio croato sta tentando di emergere nel contesto continentale, l'amministratore delegato della società blucechiata Beppe Marotta ne è consapevole: «Il calcio croato sta esprimendo da anni ottime potenzialità - ha spiegato il direttore generale - e negli ultimi anni le loro squadre hanno saputo esprimersi su livelli non trascurabili». Non è certo l'avversario più semplice che la Samp potesse pescare, nel gruppo in cui era stata inserita la società doriana, forse, solo altre due squadre potevano essere più insidiose, ma Marotta non fa drammi: «Incontriamo un avversario temibile - ricorda - che dovrà essere affrontato con rispetto, senza sottovalutare la difficoltà del sorteggio, ma allo stesso tempo consapevoli delle nostre potenzialità».
L'Hajiduk mette timore anche a Walter Mazzarri, «avremo di fronte una squadra difficile, non siamo stati fortunati in questo sorteggio. Non ci spaventa il loro pubblico, come non ci dovranno preoccupare altri stadi in futuro: fa parte della mia mentalità trasmettere alla squadra che, in casa o fuori, non deve cambiare nulla». Intanto, per testare la squadra in vista dell'impegno europeo, Mazzarri proverà domani a Newcastle una formazione diversa rispetto a quella vista in Intertoto con Mirante tra i pali, Campagnaro, Lucchini e Bastrini in difesa, Ziegler, Franceschini, Sammarco e Maggio a centrocampo, Montella, Foti e Delvecchio in attacco. Un esperimento soprattutto per Delvecchio, che l'allenatore pensa utile come esterno d'attacco: «Devo ancora valutarlo perché l'ho avuto poco a disposizione - ha detto Mazzarri -, ma credo che nel mio schema, uno come lui là davanti possa essere una soluzione percorribile perché è molto veloce a rientrare».
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