L'11 settembre indiano La battaglia è finita: 195 morti e 300 feriti

Almeno 195 morti e 295 feriti il bilancio della tragedia. Un terrorista fermato, addestrato in Pakistan, svela il piano: "Volevamo ripetere il disastro di Islamabad". Obama: "Il terrorismo non sconfiggerà la democrazia". Attore inglese sopravvissuto: aveva interpretato un terrorista

L'11 settembre indiano 
La battaglia è finita: 
195 morti e 300 feriti

Mumbai - E' finita la battaglia di Mumbai. Un bagno di sangue. Almeno 195 i morti e 295 i feriti. Questo potrebbe essere il bilancio degli attentati di Mumbai, lo si legge sul Times of India online che cita fonti ufficiali. sempre secondo fonti ufficiali, sarebbero saliti a 22 gli stranieri rimasti uccisi negli attentati. All’alba di oggi i commando indiani hanno neutralizzato l’ultimo gruppo di terroristi asserragliati nell’hotel Taj Mahal, uccidendone tre. In tutto erano 10 i terroristi entrati a Mumbai, nove sono stati uccisi, uno è stato catturato, secondo il capo della polizia.

Sessanta ore di follia Con l’uccisione degli ultimi terroristi asserragliati nell’Hotel Taj Mahal, sembra essersi concluso - a quasi 60 ore dal suo inizio - l’assedio terroristico su Mumbai, in India. "L’albergo è sotto il controllo delle nostre forze", ha assicurato JK Dutt, capo della Guardia nazionale di Sicurezza dopo la conclusione degli ultimi durissimi scontri scoppiati in nottata e durati circa cinque ore. "Tutte le operazioni sono terminate, tutti i terroristi sono stati uccisi", ha annunciato il capo della polizia di Mumbai, Hassan Gafoor.

Un terrorista fermato: addestrato in Pakistan È stato identificato con il nome di Azam Ameer Qasab l’unico terrorista catturato dalle forze di sicurezza indiane a Mubai. Lo riporta il sito web del The Indian Express che avrebbe avuto "accesso ai dettagli degli interrogatori". Si tratterebbe di un giovane di 21 anni di nazionalità pachistana. In tutto, negli scontri, terminati solo oggi a 62 ore dagli attacchi contro dieci obiettivi della capitale finanziaria indiana, sono stati uccisi 14 terroristi. Il terrorista arrestato avrebbe ammesso davanti agli investigatori indiani di essere un membro del gruppo fondamentalista pachistano Lashkar-e-Taiba (LeT), operativo in Kashmir, e di essersi addestrato in due campi in Pakistan. Anche fonti di intelligence americane, citate dal New York Times, rivelano che i primi elementi indicano che dietro gli attacchi di Mumbai, che hanno fatto almeno 195 morti, c’è il Lashkar-e-Taiba, mentre la stampa britannica riporta inoltre la notizia secondo cui alcuni dei terroristi avevano forti legami con cellule britanniche.

Obama: il terrorismo non sconfiggerà la democrazia
Il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama ha telefonato al premier indiano, Manmohan Singh, per esprimergli il cordoglio per le vittime della carneficina di Mumbai. Obama ha ribadito che "questi terroristi che colpiscono civili innocenti non sconfiggeranno la grande democrazia dell’India, nè indeboliranno la determinazione della comunità internazionale a sconfiggerli". Il presidente ha inoltre assicurato che "gli Stati Uniti resteranno al fianco dell’India e di tutti i Paesi e i popoli impegnati a distruggere le reti del terrore e a sconfiggere la loro ideologia di odio".

Tv indiana: ostaggi torturati Mentre le forze di sicurezza indiane stanno ancora setacciando l’ hotel Taj Mahal per assicurarsi che il pericolo sia passato, un’ emittente private indiana ha sostenuto che alcuni degli ostaggi sono stati "torturati" dai terroristi prima di essere uccisi. In una foto mostrata dalla Today TV si vede il corpo di un uomo nudo e insanguinato che giace bocconi, con le caviglie legate. L’emittente ha sostenuto che la foto è stata scattata con un telefonino, probabilmente da uno degli ostaggi che sono stati liberati o che sono riusciti a fuggire. Il Taj è stato l’ ultimo dei luoghi occupati dai terroristi che sono stati liberati dalle forze di sicurezza indiane.

In giornata arrivo italiani
Torneranno in Italia in giornata i 19 italiani sopravvissuti agli attentati di Mumbai, che hanno fatto scalo oggi all’aeroporto Roissy di Parigi. Lo ha detto ad Apcom il console Cesare Morbelli che sta seguendo le procedure di imbarco dei nostri connazionali su voli diretti in diverse città italiane come Roma, Milano, Firenze e Pisa. «I primi si stanno imbarcando ora», ha detto il console.

"Fisicamente stanno tutti bene, sono un pò provati emotivamente". Tra i 19 non c’è lo chef romano dell’hotel Oberoi, Emanuele Lattanzi, la cui foto con la figlioletta di sei mesi stretta al petto ha fatto il giro del mondo.

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