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Laboratorio dei filati Qui si decide la maglia che verrà

Laboratorio dei filati Qui si decide la maglia che verrà

È l'appuntamento clou per il settore della maglieria, ma anche un laboratorio di ricerca e un osservatorio sulle nuove tendenze. Pitti Filati torna a Firenze dal 23 al 25 gennaio, per mostrare le ultime novità a buyer, imprenditori e designer internazionali. Protagonista di questa 72esima edizione, l'anteprima mondiale delle collezioni di filati che gli stilisti useranno per la maglieria della primavera-estate 2014. Le collezioni sono lanciate un anno e mezzo prima di arrivare nei negozi, per questo gli occhi di imprenditori e designer sono sempre aperti sul futuro. Basta fare un giro per i padiglioni che occupano ben 20mila metri quadri in Fortezza da Basso (a gennaio ci saranno 100 marchi, il 20% stranieri) per capire che qui il presente non conta, perché tutto è proiettato in avanti. Per non parlare di quanto emerge da «Fashion At Work» (anche qui 100 brand), parte più innovativa di Pitti Filati, che riunisce espositori impegnati in consulenze stilistiche, in progettazione di prototipi di modelli e stampa su maglia, bottoni e minuterie, accessori e passamanerie, ricami e applicazioni, tintorie e finissaggi, sistemi di codifica del colore, sistemi software per il disegno e altro. Il futuro della maglieria passa di qui. E poi dallo Spazio Ricerca, osservatorio sperimentale dove si lanciano nuove tendenze. A gennaio il tema sarà «Festa Fiesta Fest Festival»: alla scoperta di feste popolari, processioni, festival estivi e fenomeni sociali in tutto il mondo, nonché pausa distensiva per corpo e mente. Con la direzione artistica del fashion designer Angelo Figus e dell'esperta in maglieria Nicola Miller, e allestimento dell'architetto Alessandro Moradei.
Ecco cosa andrà il prossimo inverno. Il mohair torna al centro dell'attenzione grazie a Industria Italiana Filati, che ripropone queste lane vaporose e soffici, calde e impalpabili, arricchite però da nuance melange, e da effetti tweed o lurex, che ricordano i capolavori di Klimt. E poi il cashmere glitter proposto da Chiavazze e Zegna Baruffa Lane Borgosesia: brilla di luce propria è scintillante e glam, oltre ad essere superleggero e facile da lavare. La sera è protagonista della prossima stagione fredda, anche grazie agli effetti cincillà e gli astrakan evanescenti proposti da Filpucci.

E poi grazie ai nuovi filati preziosi e naturali di Lanecardate, che ha lanciato i «tagliati» effetto pelliccia e 3D, e i jacquard di ispirazione Fortuny, i broccati damascati, ma anche un interessante pizzo di lana agugliata, perfetto per le stole da sera.

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