Un investimento da un euro al giorno. Per cercare lavoro. Eusebio G., 55 anni, la vedeva così. Se proprio al bar non riusciva a trovare il quotidiano locale, quello con i necrologi aggiornatissimi, allora faceva un salto in edicola e metteva mano al borsellino. Un euro e via, per andare a vedere lunica pagina che gli interessava, quella con gli annunci mortuari per capirsi. Solo che quello che aveva in testa non era precisamente la volontà di andare dalle agenzie di onoranze funebri ad offrire i suoi servigi a giornata, quando cera superlavoro in vista.
Lui, per professione, vestiva magari di nero, e non fino al collo, ma anche più su. Solo che ai lucidi mocassini preferiva più comode scarpe da ginnastica. Per arrampicarsi erano decisamente più indicate. I ferri del mestiere li aveva sempre con sé. Pazienza se non servivano per chiudere le casse, bensì per aprire le casseforti. Eusebio G., curriculum alla mano, non era certo un novellino alle prime armi quanto a furti in appartamento. Solo che, a forza di inventarsi sempre nuove soluzioni di fronte alle nuove tecnologie degli antifurti e ai consigli per i proprietari di case, si era ingegnato ricorrendo a un quotidiano «aggiornamento professionale». Leggeva e studiava, per non farsi cogliere impreparato. O meglio, per cogliere lui impreparate le vittime.
E cosa ci poteva essere di meglio che una vittima ormai impossibilitata, per sempre, a reagire? Per questo era attentissimo alla pagina dei necrologi. Osservava la lista dei defunti più recenti, magari dava unocchiata anche a «Tuttocittà» per farsi unidea del possibile obiettivo in base alle zone residenziali più appetibili, poi si concentrava sul piano. Che quasi sempre faceva conto sullatteggiamento dei congiunti. Subito dopo la morte di un parente non è bello correre in casa sua per spartirsi quanto rimasto. Quindi Eusebio G. sapeva di avere un po di tempo per fare un sopralluogo e scegliere per primo i pezzi pregiati lasciati dal defunto.
Questa sua tecnica lha messa in pratica anche la notte scorsa. Il giorno prima aveva visto che unanziana signora di Albaro era mancata. Sul necrologio non cera la firma del marito. Quindi la donna era anche sola. La casa era assolutamente incustodita. Sul quotidiano era anche riportato lindirizzo: via Vassallo, palazzo signorile, buon obiettivo. Il cinquantacinquenne ha deciso così di tentare il colpo e dopo un rapido giro in zona ha individuato il punto debole dellappartamento. Una finestra protetta da una grata in ferro dava su un cortile interno. Lì avrebbe potuto agire con maggiore tranquillità senza farsi notare da chi magari passava in strada. Supposizione troppo ottimista. Nel senso che effettivamente nessuno ha notato il ladro armeggiare attorno allinferriata, ma comunque qualcuno lha sentito. Un vicino attento e fortunatamente deciso a non infilare la testa sotto il cuscino, verso le 3 di notte, si è insospettito udendo i rumori provenienti dal cavedio. Temendo proprio che lappartamento della vicina defunta potesse essere un obiettivo appetibile, ha subito chiamato il «112» per avvertire i carabinieri.
La segnalazione si è rivelata decisiva. Tre pattuglie di militari sono arrivate in via Vassallo e hanno tagliato ogni via di fuga al ladro. Due carabinieri a quel punto sono entrati nel cortile interno e hanno sorpreso Eusebio G. con i ferri del mestiere in mano e la grata già in parte forzata. Inevitabile larresto in flagranza. E unammissione circa lennesima tecnica da professionista andata in fumo.
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