L'Aeroporto di Nizza accelera e diventa un volano del Nord Italia

Realizzato il nuovo terminal, investimento da 143 milioni Il ceo Goldnadel: "Pronti al futuro, nostra offerta unica"

L'Aeroporto di Nizza accelera e diventa un volano del Nord Italia
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L'Aeroporto di Nizza in Costa Azzurra si fa in tre. Un nuovo terminal sta per vedere la luce nel suggestivo scalo sul mare che, insieme agli aeroporti di Saint-Tropez e Cannes, compone il sistema Aca: il primo in Francia a recuperare i livelli di traffico del 2019.

Dalla torre di controllo, è Mundys - l'azionista di riferimento italiano (con il 56%) - che ha visto lungo «investendo, durante il Covid, quando nessuno lo avrebbe fatto», racconta a Il Giornale il ceo dello scalo Franck Goldnadel tenendo d'occhio dal suo ufficio i lavori di ampliamento.

Per far fronte all'aumento del traffico, che dal 2019 ha superato la capacità massima teorica raggiungendo 14,5 milioni di passeggeri (+30% rispetto agli 11 milioni del 2012), è stato avviato un progetto che darà alla luce un Terminal 2 bis che potenzierà la capacità operativa e migliorerà i servizi dedicati ai viaggiatori di passaggio.

In particolare, la capacità potrà arrivare fino a 18 milioni di passeggeri all'anno (+28,5%) e il Terminal 2 si estenderà su una superficie di circa 10mila metri quadrati, ampliando del 31% lo spazio dedicato alle aree di imbarco e sbarco dello scalo. Il progetto ha incluso la costruzione di una nuovo molo con sei gate (Shangen e Non-Shangen) dotati di passerelle di imbarco e aree di pre-imbarco con negozi, 36 nuovi banchi check-in e un sistema innovativo per lo smistamento dei bagagli in partenza. Il tutto, senza un incremento delle emissioni di CO2.

D'altra parte, le previsioni di crescita del traffico passeggeri da e per Nizza Costa Azzurra, parlano chiaro da tempo. E i terminal sarebbero presto risultati inadeguati a garantire condizioni ottimali di servizio e sicurezza. Inoltre, in qualità di principale punto di accesso a una regione di straordinaria attrattiva, l'aeroporto non poteva farsi trovare impreparato. «Nel nuovo terminal abbiamo investito 143 milioni di euro. Abbiamo 25-30 voli domestici, sette internazionali Schengen e oltre 10-12 voli long haul, tra cui sei verso gli Usa e due verso il Canada. In estate offriamo una rete di 122 destinazioni, di cui più di 100 internazionali, con 14 voli a lungo raggio (sei per gli Stati Uniti, due per il Canada e sei per i Paesi del Golfo), tra cui diversi voli giornalieri operati da Emirates con A380 o Qatar Airways, Etihad ad esempio», spiega il ceo svelando una strategia chiaramente orientata all'espansione dei voli internazionali. Gli Stati Uniti rappresentano il mercato con il maggior numero di voli: 62 alla settimana.

EasyJet è il nostro principale vettore, nel 2024, il traffico è positivo sia per il segmento leisure che business, con ottime performance anche nel retail. Dal globale, al locale, non manca un occhio di riguardo al territorio.

«Siamo consapevoli di essere un aeroporto che serve anche l'Italia con un approccio integrato unico nel suo genere. Dall'aeroporto di Nizza serviamo voli commerciali, voli privati di jet ed elicotteri; è un unicum che crea un'offerta a integrazione di quella ottima già esistente». Di fatto, lo scalo rappresenta un ponte tra Italia e Francia per le quali promuove, di fatto, i flussi turistici.

«Il nostro bacino di utenza è anche l'Italia, con numerose città coinvolte, nel Nord del Paese. D'altronde siamo un aeroporto di riferimento per i passeggeri dei voli intercontinentali che vogliano raggiungere Liguria, Piemonte e Lombardia. Per chi parte da Marsiglia e si dirige verso est, fino alla Liguria e Genova, è molto semplice raggiungere Nizza. Il nostro bacino di utenza parte dal lato est dell'Italia, una zona con una forte concentrazione industriale. Sappiamo che le compagnie italiane, così come hotel e ristoranti della costa, trovano l'aeroporto di Nizza particolarmente attrattivo», ammette Goldnadel.

Non a caso il sistema aeroportuale Aca è stato il primo in Francia a recuperare i livelli di traffico del 2019.

«Noi crediamo che investire nel futuro sia la chiave. Mundys, come nostro azionista italiano, ha creduto in questa pianificazione e ha investito sullo scalo quando ancora la direzione non era certa. Abbiamo adottato strumenti per raggiungere zero emissioni Scope 1 e 2 entro il 2030.

La nostra politica è non aumentare le emissioni degli aerei e investire per raggiungere gli obiettivi Esg, al servizio dei nostri clienti. Una sfida che ci ha premiato: lo stare fermi ci avrebbe ucciso e di questo ne eravamo consapevoli. Per questo motivo l'investimento fatto sarà operativo da ottobre, con ulteriori sviluppi entro i primi mesi del 2026».

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