Lago Ciad, si devierà un fiume per ridargli vita

Entro 23 mesi sarà finalizzato uno studio di fattibilità per deviare nel bacino lacustre in progressiva riduzione le acque del grande fiume Oubangui

Il segretario esecutivo della Commissione del bacino del Lago Ciad, Abdullahi Ganduje, ha detto che lo studio di fattibilità del progetto di trasferimento dell'acqua dal fiume Oubangui (Repubblica Centrafricana) nel bacino di Congo-Oubangui-Sangha, per riempire il Lago Ciad , sarà finalizzato entro 23 mesi. L'annuncio è stato fatto durante la conferenza internazionale sulla salvaguardia del lago, un grande bacino di scarsa profondità ai confini tra Ciad, Nigeria, Niger e Camerun la cui superficie si è ridotta in trent'anni da 23mila a circa duemila chilometri quadrati con enormi rischi per la sopravvivenza delle popolazioni rivierasche. Il progetto è affidato alla Cima International e avrà un costo di 6 milioni di dollari. All'interno dell'azienda vi sono esperti dei cinque Paesi africani membri della Commissione e cioè il Camerun, il Niger, la Repubblica Centrafricana, il Ciad e la Nigeria. Il segretario esecutivo della Commissione ha poi aggiunto che gli «studi di fattibilità dovranno tenere conto di tutte le preoccupazioni, economiche, sociale e ambientali, dei paesi rivieraschi dell'Oubangui, nonchè dei due Congo».

Il progetto prevede una diga nella ragione di Palambo nella Repubblica Centrafricana, per la creazione di un bacino d'acqua che dovrebbe essere sufficiente per trasferire acqua nel lago e per la produzione di energia elettrica.

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