Ormai ci siamo assuefatti e, in un certo senso, abbiamo pure imparato a conviverci sui social network, cascandoci regolarmente. Ma l'allarme sulle fake news è alto e gli esperti di sicurezza informatica, che sono più consapevoli di noi sui meccanismi con cui vengono diffuse notizie false, stanno analizzando le dinamiche on line.
Il «libro bianco» sulla cyber sicurezza contiene anche un ampio capitolo dedicato al tema e prevede di rafforzare il sistema di rilevamento delle fake news, cruciali per evitare ingerenze esterne nella vita democratica del Paese. Anche se noi, navigatori senza filtri, non siamo ancora pienamente consapevoli del rischio che rappresentano. «Il fenomeno invece è molto preoccupante - sostiene Roberto Baldoni, a capo del Centro di ricerca di cyber intelligence -. I followers con cui siamo in contatto sui social network non sono tutti reali, molti sono virtuali.
Magari sembrano normali per un paio d'anni, poi cominciano a rilanciare notizie false e contribuiscono ad alimentare un'azione destabilizzante, che distoglie l'attenzione comune da altre tematiche».Altro pericolo contro cui risultiamo un po' troppo poco preparati è quello del phishing, una truffa on line attraverso cui ci vengono chiesti dati personali.
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