«Da Lamborghini il 35% di efficienza in più»

TokioResiste, il Salone internazionale dell’auto di Tokio, nella tempesta che sta soffiando sempre più violenta, in ogni parte del mondo, sulle rassegne automobilistiche, costrette a ripiegare, quando non vengono cancellate, su forme espositive in tono minore che rappresentano un ritorno alle origini.
È così per la 41ma edizione del salone giapponese (aperto fino al 4 novembre nel quartiere fieristico di Makuhari) che, dopo la defezione in massa di tutti i costruttori europei (marginale la presenza della Bmw Serie 7 Alpina biturbo e della Lotus Evora), americani e coreani torna a essere l’expo dei marchi di casa, affollata di novità che difficilmente usciranno dai confini nazionali.
La parata tecnologica è tuttavia ricca di protagonisti (poche auto di serie e una lunga fila di concept e show-car) che si confrontano sul terreno dell’impatto ambientale, della mobilità sostenibile e delle soluzioni con cui affrontarli. Da un mare di sigle, acronimi tutti da spiegare e da interpretare, emerge un nome: Leaf, la prima vettura elettrica pura destinata alla produzione di serie in larga scala sviluppata da Nissan, una bella berlina a due volumi del segmento C che debutterà entro il 2010 in Giappone e Stati Uniti per poi raggiungere l’Europa e toccare una produzione annua di 50mila unità a partire dal 2012. Si inserisce invece nel filone dei concept più audaci l’altra prima mondiale di Nissan, la Land Glider, una quattro ruote biposto lunga 3,10 metri con architettura a tandem, che si inclina in curva come una motocicletta ed è spinta da un motore ovviamente elettrico.
Resta salda sulla tecnologia ibrida Toyota, che porta sullo stand l’evoluzione plug-in della Prius e la nuovissima berlina ibrida Sai che debutterà sul mercato giapponese a dicembre. Ai due estremi della gamma Toyota troviamo la concept a emissioni zero Ft-Ev II, simpatica small car sviluppata sul concetto iQ, e la grintosa Ft-86, concept di sportiva pura a ruote motrici posteriori equipaggiata di un avanzato motore due litri boxer. Con il brand di lusso Lexus debutta l’avveniristica Lfa, una supercar da 560 cavalli che verrà prodotta, a partire dalla fine del 2010, in soli 500 esemplari. È totale l’approccio ecologico di Honda: biciclette, ciclomotori e falciatrici elettrici a fare da cornice a due innovativi concept a propulsione ibrida: il coupé Cr-z e il multipurpose a sei posti Skydeck. Lo stand di Mitsubishi è dominato dal massiccio crossover Px-MiEv con motore elettrico ricaricabile attraverso la presa di corrente supportato da un 1.6 a benzina che trasmette potenza alle ruote anteriori, mentre sono due motori le novità di Mazda, lo Sky-G e lo Sky-D, propulsori termici convenzionali che abbattono drasticamente i consumi: da record il 2.2 Diesel con tecnologia twin-turbo che fa registrare sulla Mazda 6 consumi identici a quelli di un'attuale Mazda 2. Si ritorna all’ibrido con la Suzuki Swift Plug-in Hybrid, affiancata da una più sofisticata Sx4 che monta fuel cell di origine General Motors abbinate a uno speciale serbatoio per l’idrogeno sviluppato dal brand giapponese.

È ovviamente dotato di trazione integrale l’audace concept proposto da Subaru, l’Hybrid Tourer che sfoggia due immense portiere con apertura ad ala di gabbiano, un gigante in confronto alla elettrica Stella plug-in da poco lanciata in Giappone. Specialista in mini car, Daihatsu crede ancora nel futuro dei motori termici e presenta la e:S, una due porte a quattro posti che percorre 30 km con un litro di benzina.

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