Roma

Lame e cultura: trecento atleti a Piazza Capranica per la maratona di scherma

Campioni e principianti sabato da mezzogiorno a mezzanotte per gli incontri «a fil di spada», intervallati da letture di classici sul tema del duello. In pedana anche Montano, Grambassi, Cassarà, Maffei. Premio memorial Enzo Musumeci Greco a Giancarlo Giannini

In piazza, ecco la scherma. Campioni e principianti, trecento atleti dai cinque ai 75 anni, tutti in pedana sabato da mezzogiorno a mezzanotte per una serie spettacolare di duelli. «A fil di spada», questo è il nome della maratona organizzata dal maestro Renzo Musumeci Greco e dalla Fondazione Roma trezo settore, avrà come scenario piazza Capranica, trasformata in un set a cielo aperto.
Parteciperanno tra gli altri Aldo Montano, Margherita Grambassi, Andrea Cassarà, Michele Maffei, Andrea Chicca, che insieme a ragazzi e amatori verranno schierati in due squadre contrapposte, gli Orazi e i Curiazi. «Siamo onorati di sostenere la manifestazione - dice Emmanuele Emanuele, presidente della fondazione - . La scherma insegna i valori della lealtà e del rispetto». La formula della maratona è un'assoluta novità. «E' la prima volta in Italia che viene tentato un esperimento del genere - spiega Renzo Musumeci Greco - . L'intera giornata sarà intervallata, ogni ora, da brevi letture sul tema dei duelli e dell'arma bianca tratte da opere di autori celeberrimi (Dumas, Rostand, Cervantes), interpretate da protagonisti delle scene come Pino Quartullo, Antonello Fassari, Geppy Gleijeses».
L'occasione per ritrovarsi intorno a questa festa delle lame e della recitazione è il Memorial Enzo Musumeci Greco, che quest'anno celebra anche il centenario della nascita del più grande maestro d'armi che il cinema italiano abbia mai avuto, Da lui presero lezioni attori quali Tyrone Power, Errol Flynn, Charlton Heston, Richard Burton, Gina Lollobrigida. Il premio 2011 andrà a Giancarlo Giannini, grande attore anche nella scherma scenica. Mimmo Paladino, appassionato schermidore, ha firmato il logo che campeggia sul manifesto, che esalta il sempre particolare sincretismo tra scherma e cinema.

Conduce Paola Saluzzi, regista Aldo Sarullo.

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