Anche il padre di Microsoft Bill Gates, che solo domenica scorsa aveva spezzato una lancia per maggiori investimenti federali in energie alternative, è tra i grandi azionisti Bp: il 39 per cento dell'azionariato del colosso del greggio che molti negli Usa continuano a chiamare «British Petroleum» nonostante da anni abbia cambiato nome, è composto da americani.
Sei americani - metà del totale - siedono nel consiglio dei direttori. Il maggior singolo azionista della multinazionale del petrolio è il gruppo leader mondiale del risparmio gestito Blackrock che ha sede a New York: possedeva circa due miliardi di azioni Bp due settimane prima dell'esplosione di Deepwater Horizon. Al terzo posto (secondo nell'azionariato Usa) è State Street Global, con base a Boston e 307 milioni di azioni. Seguono la società di fondi pensione Capital Research and Management di Los Angeles (247 milioni), Vanguard di Malvern in Pennsylvania (140 milioni di azioni) e Franklin Resources di San Mateo, California (131 milioni di azioni).
Nella lista degli azionisti - li elenca il New York Times - ci sono altri nomi familiari come Fidelity (124 milioni di azioni), T. Rowe Price (93 milioni) e State Farm Insurance (79 milioni). Tra le banche: J.P. Morgan Chase ha 76 milioni di azioni, Bank of America 69 milioni (oltre a una quota del 34 per cento in BlackRock) e Goldman Sachs (42 milioni).
Secondo il New York Times la fondazione Bill e Melinda Gates è un altro grande investitore con quasi 43 milioni di azioni. Da quando è cominciata la crisi della marea nera il prezzo del titolo si è dimezzato a Wall Street e l'amministrazione Obama sta premendo sulla multinazionale perchè sospenda il pagamento dei dividendi.
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